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1049
Fusto largo 3-6 mm, e sino ad 8-15 mm sotto il capolino. Ricettacolo con pagliette alla base dei fiori (lente!)
Hypochaeris uniflora Vill.
La costolina alpina è una specie delle montagne dell'Europa centrale pre-
sente lungo tutto l'arco alpino. La distribuzione regionale si concentra nella
porzione più settentrionale delle Alpi Carniche, con alcune stazioni sparse
sulle Prealpi Carniche più occidentali; nell'area di studio la specie è diffusa
e spesso comune nei nardeti tra 1600 e 1900 m, ad esempio a Casera Raz-
zo, sul M. Pezzoccucco, sopra Leteis, sul M. Novarza, sul M. Morgenleit,
sul M. Festons ecc. Cresce in prati e pascoli, soprattutto nelle formazioni
a
Nardus
, a volte anche in luoghi rocciosi, di solito su substrati silicei, dalla
fascia montana superiore a quella alpina. Il nome del genere deriva dal greco
'hypo' (sotto) e 'choeros' (maiale) e significa più o meno 'cibo per maiali'; il
nome specifico si riferisce ai capolini solitari. Forma biologica: emicriptofita
rosulata. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
1049
Fusto più sottile, più stretto di 6 mm sotto i capolini. Ricettacolo senza pagliette alla base dei
fiori
1050
1050
Piante con radice fittonosa verticale. Foglie cenerine per un fitto strato di peli stellati
1051
1050
Piante con rizoma obliquo. Foglie verdi, sparsamente pelose
1052
1051
Foglie con peli stellati a 4(-5) raggi, lunghi almeno quanto lo stipite della stella (lente!)
Leontodon incanus (L.) Schrank
Il dente di leone biancheggiante è una specie diffusa dalle Alpi orientali ai
Carpazi, in Italia presente dalla Lombardia al Friuli. La distribuzione regio-
nale si estende su quasi tutte le aree montuose del Friuli, con numerose sta-
zioni lungo i greti dei torrenti dell'alta pianura friulana occidentale; nell'area
di studio la specie è piuttosto diffusa sui macereti e le pendici franose. Cresce
su rocce alterate, sfatticcio, ghiaie, in pascoli aridi, su suoli ricchi in schele-
tro calcareo, dalla fascia submediterranea a quella alpina. Il nome generico
deriva dal greco 'leon' (leone) e 'odon' (dente), per il margine acutamente
dentato delle foglie di alcune specie; il nome specifico si riferisce alla pelosità
biancastra che ricopre le foglie. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Pe-
riodo di fioritura: maggio-giugno.
1051
Foglie con peli stellati a (2-)3(-4) raggi, più brevi dello stipite della stella
Leontodon tenuiflorus (Gaudin) Rchb.
Il dente di leone insubrico è una specie endemica delle Alpi orientali, in Ita-
lia presente dalla Lombardia al Friuli. La distribuzione regionale è centrata
sul settore prealpino (Prealpi Carniche e Giulie) con poche stazioni sulle
Alpi Carniche; nell'area di studio la specie sembra rara e confinata a quote
piuttosto basse. Cresce in fessure delle rocce, sfatticci, in ambienti aridi e
soleggiati, su substrati calcarei o dolomitici, dalla fascia submediterranea a
quella montana inferiore. Il nome generico deriva dal greco 'leon' (leone) e
'odon' (dente), per il margine acutamente dentato delle foglie di alcune spe-
cie; il nome specifico si riferisce alle dimensioni ridotte dei capolini. Forma
biologica: emicriptofita rosulata: Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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