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Foglie di colore più o meno verde-bluastro
Hieracium pospichalii Zahn
Lo sparviere di Pospichal è una specie a distribuzione nordillirica estesa ai
versanti meridionali e orientali delle Alpi, in Italia presente solo in Lombar-
dia, Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. La distribuzione
regionale si estende dal Carso triestino alle Alpi Carniche settentrionali, con
una lacuna nelle Alpi Giulie e poche stazioni nelle Prealpi Carniche; nell'area
di studio la specie sembra essere piuttosto rara e confinata a quote basse.
Cresce in stazioni rupestri o sassose, ma anche in siti più freschi come ver-
santi esposti a nord, orli boschivi, grize ombreggiate, sia su suoli primitivi
calcarei che in rade boscaglie a pino nero, dal livello del mare a 1500 m circa.
Il nome generico deriva dal greco 'ierax' (sparviere) in riferimento ad una
pianta di cui gli antichi credevano si cibassero gli sparvieri per rafforzare la
vista (da qui il nome italiano adottato da Pignatti); la specie è dedicata a E.
Pospichal (1838-1904), autore di una fondamentale flora dell'allora Litora-
le Austriaco. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
giugno-settembre.
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Foglie di color verde, senza tinta bluastra
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Frutti di colore chiaro, da paglierini a bruno chiari
Hieracium racemosum Waldst. & Kit. ex Willd.
Lo sparviere racemoso è una specie dell’Europa meridionale presente in
tutte le regioni d’Italia salvo che in Sicilia. La distribuzione regionale è di
tipo tendenzialmente prealpico-carsico, ma estesa alle Alpi Carniche centro-
occidentali; in Carso la specie è molto diffusa e piuttosto comune, mentre
nell'area di studio è rara e confinata a quote basse. Cresce in boschi di lati-
foglie decidue e nei loro orli, su suoli sia calcarei che marnoso-arenacei, da
neutri a subacidi, piuttosto profondi e ricchi in humus, da freschi a subaridi,
al di sotto della fascia montana superiore. Il nome generico deriva dal greco
'ierax' (sparviere) in riferimento ad una pianta di cui gli antichi credevano
si cibassero gli sparvieri per rafforzare la vista (da qui il nome italiano adot-
tato da Pignatti); il nome specifico si riferisce ai capolini disposti in racemi.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: agosto-ottobre.
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Frutti di colore scuro, da bruno rossastro a bruno nerastro, oppure pianta raccolta senza frutti
maturi
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Foglie superiori del fusto a base da arrotondata a debolmente cuoriforme
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Foglie superiori del fusto a base attenuata
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Fusti omogeneamente fogliosi. Capolini (almeno quelli superiori) disposti in una falsa ombrella all'apice
del fusto
Hieracium umbellatum L.
Specie circumboreale presente in Italia centro-settentrionale (salvo che nelle
Marche) e forse Campania e Basilicata (segnalata erroneamente in Abruzzo),
dal livello del mare ai 1500 m circa. Nella nostra regione è diffusa dalla costa
alla fascia montana; nell'area di studio la specie è poco frequente: è stata os-
servata ad esempio sul M. Novarza presso Casera Domini a 1600 m. Cresce ai
margini di boschi termofili, su suoli decalcificati subacidi, poveri in composti
azotati. Il nome generico deriva dal greco 'ierax' (sparviere) in riferimento ad
una pianta di cui gli antichi credevano si cibassero gli sparvieri per rafforzare
la vista (da qui il nome italiano adottato da Pignatti), il nome specifico allude
all'infiorescenza, un racemo contratto simile ad un'ombrella. Forma biologi-
ca: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: agosto-ottobre.
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Fusti con foglie addensate nella parte inferiore a formare una specie di rosetta. Capolini non disposti in
ombrella
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