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Capolini numerosi, con 7-15 fiori, l'involucro largo ca. 3 mm. Pianta non presente in ambienti umidi
Chondrilla chondrilloides (Ard.) H. Karst.
Il lattugaccio dei torrenti è una specie endemica delle Alpi orientali e delle
montagne adiacenti, in Italia presente dalla Lombardia al Friuli. La distri-
buzione regionale si estende, con diverse lacune, su tutte le aree montuose
del Friuli (ove è generalmente ristretta ai fondovalle), con diverse stazioni
lungo i greti dei torrenti nell'alta pianura friulana occidentale, soprattutto
nella vegetazione di magredi; nell'area di studio la specie è rara e confinata ai
fondovalle. Cresce su ghiaie, preferibilmente di natura calcarea, soprattutto
lungo i greti, su suoli ghiaioso-sabbiosi, tollerando l'azione delle piene, dal
livello del mare alla fascia montana inferiore. Il nome generico deriva dal
greco 'chondros' (grumo) per il latice che si raggruma facilmente a contatto
con l'aria; il nome specifico, che significa 'simile a una
Chondrilla
' diviene
comprensibile considerando che la specie era stata originariamente descrit-
ta nel genere
Prenanthes
. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
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Capolini 1-4(-6), con più di 15 fiori, l'involucro largo ca. 6 mm. Pianta esclusiva di ambienti umidi
Willemetia stipitata (Jacq.) Dalla Torre subsp. stipitata
Il lattugaccio palustre è una specie delle montagne dell'Europa meridionale
presente lungo l’arco alpino dalla Lombardia al Friuli. La distribuzione re-
gionale si concentra nella parte più settentrionale delle Alpi Carniche; nell'a-
rea di studio la specie è solo localmente comune, ad esempio presso il Rifugio
Tenente Fabbro a 1780 m. Cresce in paludi e torbiere basse, su suoli subacidi
ricchi in sostanza organica, di preferenza in aree con substrati silicei, dalla
fascia montana superiore a quella alpina. Il genere è dedicato a P. R. Willemet
(1735-1807), botanico di Nancy; il nome specifico si riferisce ai frutti muniti
di un lungo becco. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fiori-
tura: luglio-agosto.
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Frutti assottigliati all'apice. Pappo con peli su più serie (lente!)
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Frutti non assottigliati all'apice. Pappo bianco-sporco, con peli su una serie sola
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Involucro dei capolini più stretto di 5 mm e glabro o quasi
Crepis capillaris (L.) Wallr.
La radicchiella capillare è una pianta annua a distribuzione centro-europea
con affinità subatlantiche presente in tutte le regioni dell'Italia centro-set-
tentrionale (salvo che nelle Marche e in Umbria) e in Campania. La distri-
buzione regionale si concentra sulle Prealpi Carniche e Giulie e sull'alta e
media pianura friulana, con lacune nella bassa pianura e con stazioni più
sparse nel settore alpino e nel Carso triestino; nell'area di studio la specie si
concentra presso gli abitati, da Ampezzo a Sauris di Sopra. Cresce in incolti,
nei campi, in ambienti ruderali, lungo massicciate ferroviarie o lungo le vie,
dal livello del mare ai fondovalle delle Alpi. Il nome generico deriva dal greco
'krepis' (scarpa), per l'aspetto delle foglie basali appressate al suolo (o forse
per quella dei frutti); il nome specifico si riferisce ai rami dell'infiorescenza
che sono particolarmente sottili. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo
di fioritura: maggio-luglio.
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Involucro dei capolini più largo di 5 mm, o se più stretto allora chiaramente peloso o ghiandoloso
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1...,358,359,360,361,362,363,364,365,366,367 369,370,371,372,373,374,375,376,377,378,...508