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Fiori azzurri. Capolini sessili
Cichorium intybus L.
Il radicchio selvatico, o cicoria selvatica, è una specie a distribuzione eurasia-
tico-sudeuropea di antica introduzione ai limiti dell'areale (è il progenitore
del radicchio coltivato), presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione
regionale copre l’intero territorio; nell'area di studio la specie è comune pres-
so gli abitati, da Ampezzo a Sauris di Sopra, a volte anche più in alto presso le
malghe. Cresce in ambienti più o meno disturbati, lungo le strade, nei centri
abitati, su scarpate, negli incolti, in giardini e parchi, su suoli piuttosto pri-
mitivi, con optimum al di sotto della fascia montana. Le foglie giovani sono
commestibili, soprattutto da cotte; l'uso della radice tostata come surrogato
del caffè fu introdotto a scopo terapeutico dal botanico e medico padovano
Prospero Alpini nel 1600 circa; in seguito, a partire dal 1690 circa, la cicoria
venne coltivata come succedaneo del caffè dagli olandesi, da cui il nome di
'caffè olandese'. Il nome generico è forse di lontana origine araba; il nome
specifico deriva dal termine greco 'intybos', usato da Aezio e Galeno per
designare una pianta simile alla cicoria o all’endivia. Forma biologica: emi-
criptofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-ottobre.
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Fiori rosa o violetti. Capolini peduncolati
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Capolini di color rosa intenso, con 5 fiori. Pianta più alta di 4 dm
Prenanthes purpurea L.
La lattuga montana è una specie europea presente in tutte le regioni dell'Ita-
lia continentale salvo che in Calabria, ma più comune sulle Alpi. È diffusa e
comune su tutte le montagne della regione, con rare stazioni nelle parti più
alte del Carso; nell'area di studio la specie è comunissima in tutte le faggete
raggiungendo spesso la fascia subalpina. Ha l'optimum nelle faggete acidofi-
le e nelle abetine della fascia montana, ove cresce soprattutto nelle radure e
ai margini dei boschi, su suoli profondi ricchi in humus, poveri in carbonati,
da subneutri ad acidi. Il nome generico, dal greco 'prenes' (prono) ed 'an-
thos' (fiore), si riferisce ai capolini rivolti verso il basso, il nome specifico al
colore dei fiori. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
giugno-agosto.
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Capolini di color rosa pallido, con più di 5 fiori. Pianta più bassa di 4 dm
Crepis slovenica Holub
La radicchiella della Slovenia è una specie endemica delle Alpi orientali e
delle Dinaridi, in Italia presente dal Trentino-Alto Adige al Friuli (la presen-
za in Lombardia è dubbia). La distribuzione regionale è centrata sulle aree
montuose del Friuli (con qualche lacuna nelle Alpi Carniche) e si estende
alla pianura friulana, evitando le aree costiere e il Carso; nell'area di studio la
specie è solo localmente comune, ad esempio al Passo Pura a 1400 m. Cresce
in prati aridi a carattere steppico e pascoli di altitudine, su suoli calcarei o
dolomitici ricchi in scheletro, dalla fascia submediterranea a quella alpina.
Il nome generico deriva dal greco 'krepis' (scarpa), per l'aspetto delle foglie
basali appressate al suolo (o forse per quello dei frutti); il nome specifico si
riferisce alla Slovenia, ove la specie è presente. Forma biologica: emicriptofi-
ta rosulata. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
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Fiori arancioni
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Fiori gialli
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1...,352,353,354,355,356,357,358,359,360,361 363,364,365,366,367,368,369,370,371,372,...508