352
1032
Base dell'infiorescenza circondata da brattee lineari, almeno 5 volte più lunghe che larghe
Phyteuma scheuchzeri All. subsp. columnae (Gaudin) Bech.
Il raponzolo di Colonna è un'entità appartenente a una specie endemica del-
le Alpi meridionali presente lungo tutto l'arco alpino salvo che in Liguria
(questa sottospecie manca anche in Val d'Aosta). La distribuzione regionale
si concentra sulle Prealpi Giulie, con stazioni più isolate nelle Alpi e Prealpi
Carniche; nell'area di studio la specie è solo localmente frequente, ad esem-
pio presso Sauris di Sopra a 1430 m o sul M. Pezzocucco a 1500 m. Cresce
su rupi calcaree piuttosto umide e ombrose, dalla fascia montana inferiore a
quella alpina. Il nome generico è quello di una pianta già citata da Dioscoride
e Plinio come afrodisiaca; la specie è dedicata a Johann-Jacob Scheuchzer
(1672-1733), naturalista di Zurigo; la sottospecie è dedicata al botanico na-
poletano Fabio Colonna (1567-1640). Forma biologica: emicriptofita scapo-
sa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
1032
Base dell'infiorescenza circondata da brattee triangolari, lanceolate od ovali, al massimo 4 volte
più lunghe che larghe
1033
1033
Foglie lunghe 2-5 dm. Brattee lanceolate, ca. 3 volte più lunghe che larghe, intere o dentellate
Phyteuma orbiculare L.
Il raponzolo orbicolare è una specie delle montagne dell'Europa meridio-
nale presente lungo tutto l’arco alpino e sugli Appennini sino alla Calabria
(manca in Puglia e Basilicata), rarefacendosi verso sud. La distribuzione re-
gionale si estende a tutte le aree montuose del Friuli, con stazioni isolate sul
M. Sabotino e sulle porzioni più elevate del Carso triestino, ove la specie è
rarissima; nell'area di studio la specie è piuttosto diffusa e localmente comu-
ne, ad esempio presso Sauris di Sopra a 1400 m o sul M. Clapsavon a 2000
m. Cresce in pascoli e prati piuttosto aridi, di solito su substrati calcarei o
dolomitici, dalla fascia montana inferiore a quella alpina. Il nome generico
è quello di una pianta già citata da Dioscoride e Plinio come afrodisiaca; il
nome specifico in latino significa 'di forma circolare', riferendosi alla forma
dell'infiorescenza. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fiori-
tura: giugno-agosto.
1033
Foglie lunghe al massimo 2 dm. Brattee triangolari, ca. 1.5 volte più lunghe che larghe, dentate
Phyteuma sieberi Spreng.
Il raponzolo di Sieber è una specie endemica delle Alpi sudorientali, in Italia
presente dalla Lombardia al Friuli. La distribuzione regionale comprende
quasi tutte le aree montuose del Friuli, con qualche lacuna sulle Alpi e Pre-
alpi Giulie; nell'area di studio la specie è diffusa sui massicci calcarei, ad
esempio sul M. Clapsavon a 2100 m, sul M. Tiarfin a 2300 m e sul M. Tinisa a
1900 m. Cresce su rupi calcaree, nelle fessure delle rocce o su suoli molto ric-
chi in scheletro, in luoghi aperti e soleggiati, dalla fascia montana superiore a
quella alpina. Il nome generico è quello di una pianta già citata da Dioscoride
e Plinio come afrodisiaca; la specie è dedicata a F. W. Sieber (1785-1844), bo-
tanico di Praga. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
luglio-agosto.
1034
Fiori in capolini circondati da un involucro di brattee o di squame
1035
1034
Fiori non in capolini circondati da un involucro
1153
1035
Fiori tubulosi assenti (tutti i fiori del capolino ligulati)
1036
1035
Fiori tubulosi presenti, fiori ligulati presenti solo al margine del capolino oppure assenti
1092
1036
Foglie parallelinervie
1037
1036
Foglie non parallelinervie o con nervi indistinti
1039
1...,350,351,352,353,354,355,356,357,358,359 361,362,363,364,365,366,367,368,369,370,...508