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Capolini eretti prima della fioritura. Fusto con più di 3 squame. Foglie da glabre a pelose per peli semplici.
Fiori periferici sempre gialli
Scorzoneroides helvetica (Mérat) Holub
Il dente di leone dei graniti è una specie delle montagne dell'Europa sudocci-
dentale presente lungo tutto l'arco alpino e sull'Appennino Tosco-Emiliano.
La distribuzione regionale si concentra nella parte settentrionale del settore
alpino propriamente detto (Alpi Carniche e Giulie), con poche stazioni nelle
Prealpi Carniche più occidentali; nell'area di studio la specie è molto diffusa
e comune soprattutto nei nardeti in aree con substrati silicei, ad esempio sul
M. Tinisa a 1980 m, sul M. Morgenleit tra 1800 e 1900 m, sul M. Festons e a
Casera Razzo a 1800 m ecc. Cresce in pascoli e prati su suoli acidi (substrati
silicei), dalla fascia subalpina a quella alpina, raramente più in basso. Il nome
del genere, recentemente segregato da
Leontodon
, significa 'simile a una
Scor-
zonera
', quello specifico si riferisce alla Svizzera (Helvetia), ove la specie è
diffusa. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: luglio-
agosto. Syn.:
Leontodon helveticus
Mérat emend. Widder
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Capolini penduli prima della fioritura. Fusto con 0-2 squame. Foglie da glabre a pelose per peli
stellati. Fiori periferici spesso arrossati sulla faccia esterna
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Pianta con peli stellati (lente!)
Leontodon hispidus L. subsp. hispidus
Il dente di leone comune è un’entità a distribuzione eurasiatico-sudeuropea
presente in tutte le regioni d’Italia salvo che in Sardegna. La distribuzione
regionale si estende su tutto il territorio; nell'area di studio, dove mostra
una certa variabilità, è comunissimo nei prati, dalla fascia montana a quella
alpina. Cresce in vegetazioni erbacee a volte anche disturbate con optimum
nei prati aridi, su suoli umiferi subaridi, ricchi in basi e composti azotati, dal
livello del mare alla fascia montana superiore. Le giovani foglie sono com-
mestibili da crude in insalata o cotte per frittate e minestre; la radice tostata
veniva usata come surrogato del caffè. Il nome generico deriva dal greco
'leon' (leone) e 'odon' (dente), per il margine acutamente dentato delle foglie
di alcune specie; il nome specifico si riferisce alla forte pelosità di alcune
forme di questa specie. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
fioritura: giugno-ottobre.
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Pianta glabra o con sparsi peli semplici
Leontodon hispidus L. subsp. danubialis (Jacq.) Simonk.
Il dente di leone del Danubio appartiene a una specie molto polimorfa che
si articola in diverse forme o sottospecie non sempre accettate; rispetto alla
sottospecie nominale, presente in tutte le regioni d’Italia salvo che in Sarde-
gna, la subsp.
danubialis
è legata a vegetazioni più mesofile ed a suoli più fre-
schi e umidi con maggiore componente limoso-argillosa, dal livello del mare
sino alla fascia montana superiore; ad esempio in Carso cresce sul fondo
di doline o ai margini di mulattiere ombreggiate; nell'area di studio sembra
diffusa soprattutto nei prati della Conca di Sauris. Il nome generico deriva
dal greco 'leon' (leone) e 'odon' (dente), per il margine acutamente dentato
delle foglie di alcune specie; il nome specifico si riferisce alla forte pelosità di
alcune forme di questa specie; il nome della sottospecie si riferisce al bacino
del Danubio. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura:
giugno-ottobre.
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Frutti sormontati da un becco
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Frutti senza becco
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Fusti fioriferi senza foglie (foglie tutte in rosetta basale)
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Fusti fioriferi fogliosi
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