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Margine fogliare con ghiandole (lente!)
Hieracium alpinum L.
Lo sparviere alpino è una specie polimorfa a vasto areale circum-artico-alpi-
no, in Italia presente lungo tutto l'arco alpino salvo forse che in Liguria. La
distribuzione regionale è ristretta alla parte settentrionale delle Alpi Carni-
che, con poche stazioni nelle Alpi Giulie; nell'area di studio la specie è rara
e confinata a quote alte in aree con substrati silicei. Cresce in pascoli alpini
a
Carex curvula
su suoli acidi o acidificati, di solito su substrati silicei, dalla
fascia subalpina a quella alpina. Il nome generico deriva dal greco 'ierax'
(sparviere) in riferimento ad una pianta di cui gli antichi credevano si ci-
bassero gli sparvieri per rafforzare la vista (da qui il nome italiano adottato
da Pignatti). Forma biologica: emicriptofita rosulata/ emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: luglio-agosto.
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Margine fogliare senza ghiandole (lente!)
Hieracium pallescens Waldst. & Kit.
Lo sparviere pallido è una specie delle montagne dell'Europa meridionale
presente sulle Alpi orientali dalla Lombardia al Friuli, sull'Appennino set-
tentrionale e, con diverse lacune, sull'Appennino centro-meridionale sino
alla Calabria. La distribuzione regionale, piuttosto lacunosa, si estende sul
settore alpino propriamente detto (Alpi Carniche e Giulie); la disribuzione
nell'area di studio è poco nota. Cresce in pascoli pietrosi e su pendii sasso-
si e rupestri, di solito su substrati calcarei o dolomitici, con optimum nella
fascia subalpina. Il nome generico deriva dal greco 'ierax' (sparviere) in ri-
ferimento ad una pianta di cui gli antichi credevano si cibassero gli sparvieri
per rafforzare la vista (da qui il nome italiano adottato da Pignatti). Forma
biologica: emicriptofita rosulata/ emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
luglio-agosto.
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Squame involucrali per lo più rivolte all'infuori, le esterne chiaramente più larghe delle interne
Hieracium villosum Jacq.
Lo sparviere villoso è una specie delle montagne dell'Europa sudorientale
presente lungo tutto l'arco alpino e nell'Appennino centro-settentrionale.
La distribuzione regionale si estende su tutte le aree montuose del Friuli;
nell'area di studio la specie è più frequente sui massicci calcarei più alti, ad
esempio sul M. Tiarfin a 2100 m, ma a volte appare anche più in basso, come
sulle morene del Passo Pura a 1400 m, o nei dintorni di Casera Razzo a 1800
m. Cresce su rupi e ambienti rocciosi, su substrati calcarei o dolomitici, dal-
la fascia montana a quella alpina. Il nome generico deriva dal greco 'ierax'
(sparviere) in riferimento ad una pianta di cui gli antichi credevano si cibas-
sero gli sparvieri per rafforzare la vista (da qui il nome italiano adottato da
Pignatti); il nome specifico si riferisce alla forte pelosità della pianta. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
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Squame involucrali appressate al capolino, tutte più o meno uguali
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