373
Gnaphalium supinum L.
La canapicchia glaciale è una specie a vasta distribuzione circum-artico-alpi-
na presente lungo tutto l'arco alpino (salvo che in Liguria) e sugli Appennini
centro-settentrionali. La distribuzione regionale è ristretta alla porzione più
settentrionale del settore alpino (Alpi Carniche e Giulie); nell'area di studio
la specie è molto rara. Cresce in vallette nivali e su ghiaioni lungamente inne-
vati, su substrati silicei, con optimum nella fascia alpina. Il nome del genere
deriva dal greco 'knaphalion' (lanoso) per la fitta pelosità grigia di fusti e fo-
glie; il nome specifico si riferisce al portamento prostrato della pianta. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
1099
Foglie di solito 1-nervie, progressivamente più brevi dalla base all'apice del fusto. Margine delle squame
involucrali semitrasparente
Gnaphalium sylvaticum L.
La canapicchia comune è una specie a vasta distribuzione circumboreale
presente in tutte regioni dell'Italia continentale. La distribuzione regionale
si concentra sul settore alpino propriamente detto (Alpi Carniche e Giulie),
con stazioni disgiunte nelle Prealpi Carniche sudoccidentali; nell'area di stu-
dio la specie è diffusa ma non comune, ad esempio nei pressi del Passo Pura
o vicino al Rio Forchia presso Cercenati a 1300 m. Cresce in cedui, boschi
chiari, prati e lungo sentieri boschivi, su suoli argillosi piuttosto acidi, con
optimum nella fascia montana. Il nome del genere deriva dal greco 'knapha-
lion' (lanoso) per la fitta pelosità grigia di fusti e foglie; il nome specifico,
dal latino 'sylva' (selva), si riferisce all'habitat boschivo. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
1099
Foglie mediane del fusto maggiori di quelle inferiori, di solito 3-nervie. Squame involucrali con margine
non semitrasparente
Gnaphalium norvegicum Gunnerus
La canapicchia norvegese è una specie artico-alpina ad areale prevalente-
mente europeo, presente lungo tutto l'arco alpino salvo che in Liguria. La
distribuzione regionale è ristretta alla porzione più settentrionale del settore
alpino (Alpi Carniche e Giulie); nell'area di studio la specie è diffusa ma non
comune, ad esempio presso Casera Razzo a 1800 m. Cresce nelle schiarite dei
boschi e lungo i sentieri, su suoli argillosi piuttosto freschi a reazione acida o
subacida, di solito su substrati silicei, dalla fascia montana superiore a quella
alpina. Il nome del genere deriva dal greco 'knaphalion' (lanoso) per la fitta
pelosità grigia di fusti e foglie; il nome specifico si riferisce alla Norvegia, da
cui la specie fu descritta. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
1100
Foglie fortemente odorose e abbraccianti il fusto con la base
Pulicaria dysenterica (L.) Bernh.
L’incensaria comune è una specie dell'Europa meridionale presente in tutte
le regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende dalla costa ai fondo-
valle alpini, con ampie lacune nel settore alpino propriamente detto (Alpi
Carniche e Giulie) e nelle Prealpi Carniche occidentali; nell'area di studio
la specie è rara e confinata a quote basse. Cresce in vegetazioni igrofile di-
sturbate, lungo fossi e rive, su suoli limoso-argillosi periodicamente inondati
e ricchi in composti azotati, anche subsalsi, dal livello del mare alla fascia
montana inferiore. I fiori e le parti aeree erano usate anticamente contro le
pulci e gli insetti in genere, da cui il nome generico che deriva dal latino 'pu-
lex' (pulce); il nome specifico deriva dal fatto che la pianta era usata anche
come rimedio contro la dissenteria. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: luglio-ottobre.
1100
Foglie non allo stesso tempo fortemente odorose e abbraccianti il fusto con la base
1101
1...,371,372,373,374,375,376,377,378,379,380 382,383,384,385,386,387,388,389,390,391,...508