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Fiori tutti azzurri
Globularia cordifolia L.
La vedovella celeste è una specie dell’Europa meridionale con tendenza
montana, presente in tutte le regioni dell’Italia settentrionale (salvo che in
Emilia-Romagna), in Toscana, nelle Marche e sulle montagne della Campa-
nia. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio; nell'area
di studio è diffusa e comune nelle aree con substrati calcarei, ad esempio sui
versanti meridionali del M. Nauleni a 700 m, sulle piccole morene del Passo
Pura a 1400 m e sui M. Tinisa, Morgenleit, Tiarfin, Clapsavon ecc. sino a
2100 m e oltre. Cresce in lande sassose e prati aridi su suoli calcarei primitivi,
poveri in humus ed in composti azotati, dai 200 ai 2600 m circa. La pianta
contiene un glucoside velenoso, la globularina, e veniva utilizzata come po-
tente lassativo. Il nome generico deriva dal latino 'globulus' (piccola sfera)
e si riferisce alla forma dei capolini; il nome specifico significa 'con foglie a
forma di cuore'. Forma biologica: camefita reptante. Periodo di fioritura:
aprile-giugno.
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Fiori centrali gialli, fiori periferici bianchi o rosati (capolini con aspetto di margheritina)
1127
1127
Frutti senza pappo. Pianta normalmente assente al di sopra del limite degli alberi
Bellis perennis L.
La pratolina è una specie a distribuzione originariamente europeo-caucasica
oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutte le regioni d'Italia. La distri-
buzione regionale si estende su tutto il territorio; nell'area di studio la specie
si concentra presso gli abitati, da Ampezzo a Sauris di Sopra. Cresce in prati
e pascoli, nelle aiuole, in parchi e giardini, su suoli limoso-argillosi da freschi
a umidi, ricchi in humus e composti azotati, dal livello del mare alla fascia
subalpina. Le foglie giovani sono commestibili da cotte o in insalata. Il nome
generico deriva dal latino 'bellus' (bello), il nome specifico si riferisce al ciclo
vitale pluriennale che la differenzia da
B. annua
(secondo alcuni alla fioritura
prolungata lungo tutto il corso dell'anno). Forma biologica: emicriptofita ro-
sulata. Periodo di fioritura: gennaio-dicembre.
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Frutti con pappo di setole persistenti (lente!). Pianta presente al di sopra del limite degli alberi
Bellidiastrum michelii Cass.
Il bellidiastro, o falsa pratolina, è una specie delle montagne dell'Europa
sudorientale presente lungo tutto l'arco alpino e sugli Appennini sino alla
Campania. La distribuzione regionale si estende su tutte le aree montuose del
Friuli, con alcune stazioni sul M. Sabotino in provincia di Gorizia; nell'area
di studio la specie è diffusa e piuttosto comune, raggiungendo i 2440 m sul
M. Bivera. Cresce presso le sorgenti, su rupi stillicidiose, in pascoli umidi di
altitudine, di solito su substrati calcarei o dolomitici, dalla fascia montana a
quella alpina, con optimum nella fascia montana superiore. Il nome generico
deriva dalla combinazione di '
Bellis
' e '
Aster
', per la somiglianza con le specie
di entrambi generi; la specie è dedicata al grande botanico fiorentino Pier
Antonio Micheli (1679-1737). Forma biologica: emicriptofita rosulata. Pe-
riodo di fioritura: giugno-agosto.
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Fiori almeno in parte bianchi o biancastri
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1128
Fiori mai bianchi
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Piante bianco-grigio pelose. Capolini con soli fiori tubulosi (in alcuni casi con squame involucrali
petaloidi, simulanti fiori ligulati brevi, non raggianti)
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Piante verdi. Capolini con fiori ligulati raggianti
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1...,380,381,382,383,384,385,386,387,388,389 391,392,393,394,395,396,397,398,399,400,...508