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Appendici con parte centrale indivisa più stretta di 2 mm. Ciglio terminale più breve dei laterali
Centaurea nigrescens Willd. subsp. nigrescens
Il fiordaliso nerastro è un’entità appartenente a una specie molto polimorfa,
formante un difficile complesso di taxa a distribuzione europea presente in
tutte le regioni dell'Italia continentale; questa sottospecie è la più diffusa,
dalle Alpi alle montagne della Campania. La distribuzione regionale si esten-
de su quasi tutto il territorio, con una lacuna nell Alpi Giulie; presso la pia-
nura alluvionale forma con
C. jacea
subsp.
weldeniana
dei complessi ibridogeni
di difficile interpretazione; nell'area di studio è diffusa soprattutto a quote re-
lativamente basse. Cresce in prati pingui, ma anche in vegetazioni disturbate
su suoli freschi, con optimum nella fascia submediterranea. Il nome generico,
di antico uso, è di etimologia incerta: potrebbe riferirsi al mitologico centau-
ro Chirone oppure essere assonante con il greco 'kéntron' (pungolo) per la
forma dei boccioli; il nome specifico si riferisce alle appendici nerastre delle
squame involucrali dei capolini. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Pe-
riodo di fioritura: giugno-agosto.
1152
Appendici con parte centrale indivisa più larga di 2 mm. Ciglio terminale più lungo dei laterali
Centaurea subjacea (Beck) Hayek
Il fiordaliso della Carnia è una specie a distribuzione prevalentemente cen-
troeuropea, in Italia presente soltanto in Friuli. La distribuzione regionale è
ristretta al settore alpino propriamente detto (Alpi Carniche e poche stazioni
nelle Alpi Giulie); nell'area di studio la specie è piuttosto diffusa, soprattutto
nei prati della Conca di Sauris. Cresce in prati stabili, negli incolti e nelle
siepi, con optimum nella fascia montana. Il nome generico, di antico uso, è di
etimologia incerta: potrebbe riferirsi al mitologico centauro Chirone oppure
essere assonante con il greco 'kéntron' (pungolo) per la forma dei boccioli; il
nome specifico allude alla somiglianza con
Centaurea jacea
. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
1153
Infiorescenza ad ombrella
1154
1153
Infiorescenza non ad ombrella
1172
1154
Infiorescenza ad ombrella composta
1155
1154
Infiorescenza ad ombrella semplice
1157
1155
Foglie lobate, più larghe di 5 cm. Fiori bianchi
Heracleum sphondylium L. subsp. pyrenaicum (Lam.) Bonnier & Layens
Il panace dei Pirenei è un’entità appartenente a un complesso di sottospecie
ad ampia distribuzione europea diffuso in tutta Italia (salvo che in Sarde-
gna); questa sottospecie è presente in tutte le regioni dell’Italia settentrionale
(salvo che in Val d'Aosta) e in Toscana. La distribuzione regionale si estende
principalmente sul settore alpino, con diverse lacune nella sua porzione più
meridionale e con stazioni anche sulle prealpi Carniche occidentali; nell'area
di studio la specie è piuttosto diffusa e localmente comune, ad esempio pres-
so gli Stavoli Rucharlanar a 1500 m. Cresce su brecciai grossolani, macereti,
pendii sassosi, su substrati calcarei, al di sopra della fascia montana. Consi-
derata in passato una panacea e rimedio per tutti i mali, la specie contiene
bergaptene, una furanocumarina che può provocare reazioni fotoallergiche:
anche il solo contatto, in soggetti sensibili, può causare vesciche ed arrossa-
menti soprattutto dopo l'esposizione alla luce solare. Il nome generico allude
ad Eracle (Ercole), in riferimento alle dimensioni notevoli di alcune specie; il
nome specifico in greco significa 'vertebra', in riferimento al fusto con nodi
ingrossati, simili a vertebre. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-luglio. Syn.:
Heracleum pyrenaicum
Lam. subsp.
pollinianum
(Bertol.) Pedrotti & Pignatti
1155
Foglie non lobate, più strette di 5 cm. Fiori gialli
1156
1...,389,390,391,392,393,394,395,396,397,398 400,401,402,403,404,405,406,407,408,409,...508