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1135
Foglie basali gradatamente attenuate nel picciolo, carnosette. Tutta la pianta completamente glabra
Leucanthemum platylepis Borbás
La margherita a squame larghe è una specie a distribuzione prevalentemente
illirica, segnalata per Italia solo in Friuli Venezia Giulia. La distribuzione re-
gionale è di tipo tendenzialmente prealpico-carsico, con qualche stazione nel
settore alpino sud occidentale e nelle aree magredili dell’alta pianura friula-
na; nell'area di studio la specie è più diffusa al di sotto della fascia subalpina.
Cresce in vegetazioni prative su substrati calcarei o arenacei ma ricchi in basi,
su suoli limoso-argillosi piuttosto umiferi e profondi, dalla fascia submediter-
ranea alla fascia montana inferiore. Il nome generico deriva dal greco 'leukós'
(bianco) ed 'ánthos' (fiore); il nome specifico deriva dal greco 'platys' (largo)
e 'lepís' (squama) e si riferisce alle squame involucrali del capolino che sono
particolarmente larghe. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-settembre.
1135
Foglie basali bruscamente attenuate nel picciolo, flaccide. Fusto con peli sparsi
Leucanthemum heterophyllum (Willd.) DC.
La margherita sudalpina è una specie delle montagne dell'Europa meridio-
nale presente in tutte le regioni dell'Italia centro-settentrionale. La distri-
buzione regionale si estende su quasi tutte le aree montuose del Friuli, con
stazioni anche nelle aree magredili dell'alta pianura friulana occidentale;
nell'area di studio la specie è diffusa e comune soprattutto a quote alte. Cre-
sce in prati e pendii aridi, prevalentemente su substrati calcarei, ma anche su
substrati silicei ricchi in basi, con optimum al di sopra della fascia montana
inferiore (ma nelle stazioni dealpine anche più in basso). Il nome generico
deriva dal greco 'leukós' (bianco) ed 'ánthos' (fiore), quello specifico in greco
significa 'con foglie diverse', in riferimento alle foglie basali molto diverse da
quelle del fusto. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
giugno-settembre.
1136
Capolini con fiori tubulosi gialli al centro e fiori ligulati rosa al margine
1137
1136
Capolini con soli fiori tubulosi
1144
1137
Pianta alta più di 4 dm
1138
1137
Pianta alta meno di 4 dm
1141
1138
Squame dell'involucro del capolino disposte in più serie. Fiori ligulati disposti in una sola serie
Aster amellus L.
L’astro di Virgilio è una specie ad areale prevalentemente centroeuropeo
esteso alla parte meridionale della Siberia, presente in quasi tutte le regioni
dell'Italia centro-settentrionale (non ritrovata da lungo tempo in Liguria e
Toscana). La distribuzione regionale copre quasi tutto il territorio, con una
vasta lacuna corrispondente alla bassa pianura friulana al di sotto della linea
delle risorgive; nell'area di studio la specie è poco comune e confinata nei
fondovalle a quote basse. Cresce in cepuglieti, boschi cedui aperti e radure,
di solito su substrati carbonatici, dal livello del mare alla fascia collinare. Il
nome generico, che in greco e latino significa 'stella', allude alla forma dei
capolini; quello specifico era stato già usato da Plinio per una pianta simile
gradita alle api, e fu citato anche da Virgilio nelle Georgiche. Forma biologi-
ca: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-settembre.
1138
Squame dell'involucro del capolino disposte in due serie. Fiori ligulati disposti in 2-3 serie
1139
1...,383,384,385,386,387,388,389,390,391,392 394,395,396,397,398,399,400,401,402,403,...508