374
1101
Squame involucrali dei capolini disposte in 1 o 2 serie
1102
1101
Squame involucrali disposte in più serie sovrapposte
1105
1102
Foglie a base cuoriforme
Jacobaea alpina (L.) Moench subsp. alpina
Il senecio alpino è una specie endemica delle Alpi orientali e dei massicci li-
mitrofi, in Italia presente dalla Lombardia al Friuli. La distribuzione regiona-
le presenta due nuclei disgiunti: uno nella parte più settentrionale delle Alpi
Carniche, l'altro nelle Prealpi Carniche più occidentali; nell'area di studio la
specie è diffusa nelle aree con substrati silicei, come ad esempio tra Casera
Razzo e Casera Federata a 1800 m circa. Cresce in radure boschive, vallecole
umide ed ombrose, spesso presso le malghe, su suoli da neutri a subacidi,
ricchi in composti azotati, dalla fascia montana a quella subalpina. La pianta
è tossica per la presenza di alcaloidi ad azione lenta ma dannosa per il fegato
e cancerogena, che possono anche passare al miele ed al latte. Il nome gene-
rico sembra riferirsi a San Giacomo. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: giugno-agosto.
1102
Foglie a base non cuoriforme
1103
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Squame dell'involucro del capolino disposte a palizzata in un'unica serie. Pianta densamente grigio-pelosa
almeno nelle infiorescenze
Tephroseris longifolia (Jacq.) Griseb. & Schenk subsp. gaudinii (Gremli) Kerguélen
Il senecio di Gaudin è un’entità appartenente a una specie diffusa, con tre
sottospecie, lungo tutto l'arco alpino (salvo che in Val d'Aosta) e sugli Ap-
pennini centro-settentrionali. La distribuzione regionale si estende su tutte
le aree montuose del Friuli, ma nella parte orientale del territorio questa
sottospecie è vicariata dalla sottospecie nominale, nell'area di studio è piut-
tosto rara: è stata osservata ad esempio sul M. Morgenleit a 1800 m. Cresce in
boscaglie aperte e prati piuttosto aridi su pendii calcarei assolati, dalla fascia
montana a quella subalpina, raramente più in basso. La pianta è tossica per
la presenza di alcaloidi ad azione lenta ma dannosa per il fegato e canceroge-
na, che possono anche passare al miele ed al latte. Il nome del genere deriva
dal greco 'tephros' (grigio-cenere) e si riferisce alla pelosità grigiastra della
pianta; il nome specifico allude alle foglie allungate, mentre la sottospecie è
dedicata a J. F. Gaudin (1766-1833), botanico di Losanna e studioso della
flora elvetica. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura:
maggio-agosto.
1103
Squame dell'involucro del capolino disposte in 2 serie, una di squame più grandi, a palizzata,
l'altra di squamette basali molto più brevi. Piante non grigio-pelose
1104
1104
Foglie del terzo superiore del fusto 5-20 volte più lunghe che larghe, chiaramente ristrette alla base in un
picciolo. Denti delle foglie inferiori più brevi di 2 mm
Senecio ovatus (G.Gaertn., B.Mey. & Scherb.) Willd. subsp. ovatus
Il senecio di Fuchs è una specie a distribuzione prevalentemente centroeu-
ropea presente in tutte le regioni dell’Italia continentale salvo che in Puglia,
con tre sottospecie, di cui quella nominale è nota con certezza solo per Pie-
monte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna e forse Lombardia.
La distribuzione regionale è di tipo alpico-carsico, estendendosi dal Carso
triestino (ove la specie è rara) al settore alpino, con una lacuna nelle Prealpi
Carniche nordoccidentali; nell'area di studio la specie è diffusa e localmen-
te comune nelle faggete della Conca di Sauris, ad esempio al Passo Pura e
sul M. Rucke a 1400 m. Cresce in faggete, abetine, spesso nelle radure o in
consorzi ad alte erbe, con optimum nella fascia montana. La pianta è tossica
per la presenza di alcaloidi ad azione lenta ma molto dannosa per il fegato e
cancerogena, che possono anche passare al miele ed al latte. Il nome generico
deriva dal latino 'senex' (vecchio), alludendo ai pappi biancastri dei frutti o
alla pelosità grigia di molte specie; il nome specifico si riferisce alla forma
ovata dei fiori ligulati. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
1104
Foglie del terzo superiore del fusto 3-5 volte più lunghe che larghe, senza picciolo e spesso abbraccianti il
fusto con la base. Denti delle foglie inferiori lunghi 2-4 mm
1...,372,373,374,375,376,377,378,379,380,381 383,384,385,386,387,388,389,390,391,392,...508