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Ribes petraeum Wulfen
Il ribes delle pietre è una specie a vasta distribuzione eurosiberiana presente
in tutte le regioni dell’Italia settentrionale e in Toscana. La distribuzione re-
gionale è molto sparsa e si concentra sul settore alpino propriamente detto
(Alpi Carniche e Giulie); nell'area di studio la specie è molto rara. Cresce in
boschi di conifere e faggete, su suoli pietrosi ma ricchi in humus, dalla fascia
montana a quella subalpina. Le bacche, con sapore acidulo, sono commesti-
bili e ricche di vitamina C. Il nome generico è il nome arabo di una pianta dai
frutti aciduli, quello specifico si riferisce alla preferenza per ambienti sassosi.
Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Foglie (almeno quelle più giovani) pelose sulla faccia inferiore. Rami giovani pelosi
Quercus pubescens Willd. subsp. pubescens
La roverella è un albero deciduo dell'Europa meridionale presente in tutte
le regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende dal Carso alla fascia
montana inferiore del Friuli, con ampie lacune nella bassa pianura friulana
ove è sostituita dalla farnia (
Q. robur
); nell'area di studio è rarissima e confi-
nata ai fondovalle presso Ampezzo. Cresce in boschi termofili aperti di lati-
foglie decidue, sia su calcare che su arenarie ricche in basi, su suoli argillosi
neutro-basici, subaridi d'estate, con optimum nella fascia submediterranea.
Il legno, grazie alla durevolezza, trova impiego nella costruzione di traversine
ferroviarie; in passato veniva usato per travature, costruzioni navali, ecc.; l'in-
fuso della corteccia e dei giovani rami era utilizzato nella medicina tradizio-
nale come astringente e febbrifugo. Le ghiande hanno avuto molti impieghi,
dall'alimentazione dei suini all'uso come surrogato del caffè. Il nome generi-
co, già in uso presso gli antichi, sembra ricollegarsi alla radice indoeuropea
che il latino condivide con le parole celtiche 'kaer' e 'quer' (bell'albero), cioè
'l'albero per eccellenza', ma anche con analoghi termini greci riferiti alla ru-
dezza del legno delle piante appartenenti a questo genere; quello specifico si riferisce alla caratteristica pelosità delle foglie. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie glabre sulla faccia inferiore, salvo a volte presso le biforcazioni dei nervi. Rami giovani
glabri o quasi
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Foglie subsessili, con due orecchiette alla base. Ghiande su peduncoli di 2-5 cm
Quercus robur L. subsp. robur
La farnia è un albero dell'Europa centro-meridionale presente in tutte le
regioni dell'Italia continentale. La distribuzione regionale si estende dalla
costa ai fondovalle del settore alpino, ma la specie è più frequente nella bassa
pianura friulana; nell'area di studio è molto rara e confinata nei fondovalle.
Cresce in boschi planiziali, su terreni profondi e molto freschi, con optimum
nella fascia submediterranea. Viene coltivata per rimboschimenti e per il le-
gname pregiato utilizzato per travi, costruzioni navali, mobili, scale, parquet,
ecc. Con il termine 'rovere di Slavonia', il legno di farnia è utilizzato per
costruire doghe delle botti destinate all'invecchiamento di vini pregiati e co-
gnac. Un tempo le ghiande erano largamente usate per l'alimentazione dei
maiali. È una pianta a crescita lenta ma molto longeva; si conoscono esempla-
ri di circa 1000 anni. Il nome generico, già in uso presso gli antichi, sembra
ricollegarsi alla radice indoeuropea che il latino condivide con le parole cel-
tiche 'kaer' e 'quer' (bell'albero), cioè 'l'albero per eccellenza', ma anche con
analoghi termini greci riferiti alla rudezza del legno delle piante appartenenti
a questo genere; quello specifico è un termine latino che significa 'duro, resistente, robusto'. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie con picciolo maggiore di 7 mm. Ghiande sessili o quasi
1...,54,55,56,57,58,59,60,61,62,63 65,66,67,68,69,70,71,72,73,74,...508