66
110
Foglie dei rami giovani piccole, più brevi di 6 cm
Salix myrsinifolia Salisb.
Il salice annerente è un arbusto a vasta distribuzione eurosiberiana presente
dalle Alpi all'Appennino settentrionale. La distribuzione regionale si concen-
tra sul settore alpino propriamente detto (Alpi Carniche e Giulie), con poche
stazioni sparse sulle Prealpi; nell'area di studio la specie è poco frequente.
Cresce in boschi umidi, paludi, sponde di fiumi e laghi, dai 600 ai 1300 m
circa (raramente anche più in alto). Come in tutti i salici, la scorza e le foglie
contengono il glicoside salicina, che li rende tossici per molti animali, e da
cui si ricava l'acido salicilico. Il nome generico, di antico uso, è di origine
incerta: forse deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua); il nome specifico si-
gnifica ‘con foglie simili a quelle del mirto’. Forma biologica: nanofanerofita.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
110
Foglie dei rami giovani più lunghe di 7 cm
111
111
Rami con midollo bruno. Foglie dei getti giovani da arrotondate ad ellittiche [1.5-2(-2.5) volte più lunghe
che larghe]
Salix caprea L.
Il salicone, o salice delle capre, è un arbusto deciduo a distribuzione eurasia-
tica presente in tutte le regioni d’Italia salvo che in Sardegna. La distribuzio-
ne regionale si estende dalla pianura alle aree montuose del Friuli; nell'area
di studio la specie è meno frequente di
S. appendiculata
. Cresce negli orli di
boschi e cespuglieti, ma anche nelle cave ed in altri ambienti disturbati, su
suoli argillosi freschi e neutri, ricchi in composti azotati, dal livello del mare
alla fascia montana. Come in tutti i salici, la scorza e le foglie contengono il
glicoside salicina, che li rende tossici per molti animali e da cui si ricava l'aci-
do salicilico. Specie molto rustica, può essere utilizzata per il consolidamento
di scarpate e per opere di ingegneria naturalistica. Il nome generico, di antico
uso, è di origine incerta: forse deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua), il
nome specifico allude all'appetibilità delle foglie per le capre. Forma biologi-
ca: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
111
Rami con midollo biancastro. Foglie dei getti giovani ovato-lanceolate [(2)3-4 volte più lunghe che larghe]
Salix appendiculata Vill.
Il salice stipolato è un alberello deciduo delle montagne dell'Europa centro-
meridionale, in Italia presente in tutte le regioni alpine (Liguria esclusa) e
sull'Appennino settentrionale. La distribuzione regionale si estende su tutte
le aree montane del Friuli, ove spesso scende anche a quote basse lungo i
greti dei torrenti; nell'area di studio la specie è piuttosto comune. Cresce in
ambienti freschi ed umidi, al margine di boschi, in radure, forre e lungo le
sponde dei torrenti, con optimum nelle fasce montana e subalpina. Come in
tutti i salici, la scorza e le foglie contengono il glicoside salicina, che li rende
tossici per molti animali, e da cui si ricava l'acido salicilico. Il nome generico,
di antico uso, è di origine incerta: forse deriva dal celtico 'sal lis' (presso
l'acqua); il nome specifico si riferisce alle grandi stipole. Forma biologica:
fanerofita cespugliosa/ fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
112
Foglie con larghezza massima verso la metà, annerenti da secche (cercate le foglie cadute!)
Salix glabra Scop.
Il salice glabro è un arbusto diffuso dalle Alpi orientali ai Carpazi, in Italia
presente lungo quasi tutto l'arco alpino (manca in Val d'Aosta e Liguria).
La distribuzione regionale si estende su tutte le aree montuose del Friuli,
nell'area di studio la specie è molto comune, soprattutto nelle aree con sub-
strati calcarei. Cresce come arbusto pioniero su substrati calcareo-dolomitici,
sfasciumi, sponde ghiaiose di torrenti, conoidi e canaloni, ma anche nel sot-
tobosco di pinete e laricete su suoli molto primitivi, con optimum nella fascia
montana. Come in tutti i salici, la scorza e le foglie contengono il glicoside
salicina, che li rende tossici per molti animali, e da cui si ricava l'acido sa-
licilico. Il nome generico, di antico uso, è di origine incerta: forse deriva
dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua); il nome specifico si riferisce alle foglie e
ai rami completamente glabri. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
1...,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73 75,76,77,78,79,80,81,82,83,84,...508