65
2009) recepita dal relativo Regolamento del Comune di Torino. Nel verde pubblico torinese un'altra specie di Tiglio, il
Tiglio ibrido (
Tilia cordata x Tilia platyphyllos
) è molto ben rappresentata, con circa 10.000 esemplari, la seconda per
ordine numerico. La specie è molto tollerante all'inquinamento urbano, al calore e alla siccità, e sarebbe un buon albero
di strada nelle aree urbane. L'infuso a base di fiori di
T. tomentosa
è usato come antispasmodico, diaforetico e sedativo.
Una convinzione diffusa, ma probablimente erronea, è che il nettare di questa specie contenga mannosio, che può essere
tossico per le api. Il nome generico, già in uso presso i Romani, deriva dal greco 'ptilon' (ala), in riferimento alla brattea
del peduncolo fruttifero che funge da ala durante la disseminazione facilitata dal vento; quello specifico allude alla
densa pelosità biancastra della pagina inferiore delle foglie. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
luglio-agosto.
Trachycarpus fortunei
(Hook.) H. Wendl.
Trachycarpus
è un genere di palme native dell'Asia, dall'Himalaya
alla Cina orientale. La specie più comune è
Trachycarpus fortunei
,
originaria della Cina orientale e centrale, e coltivata
frequentemente come pianta ornamentale per il portamento e la
rusticità che la rende adatta all'ambiente urbano; la resistenza al
freddo (è in grado di sopportare temperature fino a –10 °C) ne
consente la diffusione non solo nel Meridione, ma anche in Italia
settentrionale. Nell'Orto Botanico di Torino la data di inserimento
in coltura di questa specie è incerta. Attualmente è presenti in
coltivazione con un solo esemplare. Il tessuto fibroso che avvolge
la base delle foglie e ricopre il fusto è particolarmente tenace e
resistente e viene adoperato in Cina per lavori di intreccio, come
stuoie e funi. Il nome generico deriva dal greco 'trachýs' (ruvido) e
'karpós' (frutto), per l'aspetto dei frutti. La specie è dedicata a
Robert Fortune (1812-1880), raccoglitore in Cina di piante per la Royal Horticultural Society. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
Tsuga canadensis
(L.) Carrière
La tsuga canadese è una conifera originaria dalla parte
nordorientale del Nord America, dal Minnesota alla Nuova Scozia,
a sud nei monti Appalachi sino alla Georgia e all'Alabama, ove
cresce principalmente su costoni rocciosi, gole e colline con livelli
relativamente alti di umidità. La tsuga fu introdotta nei giardini
inglesi nel 1736 e in Europa è oggi coltivata abbastanza spesso in
parchi e giardini. Nell'Orto Botanico di Torino la specie è stata
segnalata per la prima volta in coltivazione nel 1843 con la dicitura
'Ordine delle conifere stabilite nell'Orto'. Attualmente è presente un
solo esemplare avente diametro di circa 38 cm. La tolleranza della
piena ombra permette di piantarla in siti ove altre conifere non
crescerebbero facilmente. Predilige suoli da leggermente acidi a
neutri, umidi e ricchi di nutrienti, ma ben drenati ma ha diversi
inconvenienti, come ad esempio una piuttosto bassa tolleranza allo
stress urbano; la tendenza a perdere gli aghi rapidamente la rende inadatta come albero di Natale. Il nome generico
deriva dal nome comune giapponese di
Tsuga sieboldii
. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Ulmus glabra
Huds.
L'olmo glabro è un albero deciduo a distribuzione europeo-
caucasica presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sardegna
e in Basilicata. Nell'Orto Botanico di Torino la specie è stata
segnalata per la prima volta in coltivazione nel 1821 con il nome di
Ulmus campestris
varietà
latifolia
. Attualmente sono presenti
alcuni esemplari tra cui quello di maggiori dimensioni presenta
diametro pari a circa 37cm. Nel verde pubblico torinese un'altra
specie del genere,
Ulmus pumila
, è ben rappresentata, con circa
1900 esemplari. Cresce in boschi misti mesofili, su suoli limoso-
argillosi piuttosto ricchi in humus e composti azotati, da neutri a
subacidi, dal livello del mare alla fascia montana. Negli ultimi
decenni gli olmi nostrani sono stati colpiti dalla grafiosi, causata
dal fungo ascomicete
Ceratocystis ulmi
; il micelio, veicolato da
coleotteri Scolitidi che scavano gallerie tra il legno e la corteccia,
1...,55,56,57,58,59,60,61,62,63,64 66,67,68,69,70