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coltivazione un solo esemplare avente diametro pari a circa 67 cm.
Nel verde pubblico torinese le specie del genere
Quercus
sono
relativamente ben rappresentate, con circa 1750 esemplari. Il legno
è difficile da stagionare senza deformazioni, e di conseguenza è
stato poco utilizzato come legname da opera, anche se
recentemente è stato rivalutato per la costruzione di botti da vino. Il
nome generico, già in uso presso gli antichi, sembra ricollegarsi
alla radice indoeuropea che il latino condivide con le parole
celtiche 'kaer' e 'quer' (bell'albero), cioè 'l'albero per eccellenza', ma
anche con analoghi termini greci riferiti alla rudezza del legno delle
piante appartenenti a questo genere; la specie è dedicata a Nicholas
Garry (1782-1856), vice governatore della Hudson Bay Company
dal 1822 al 1835. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
Quercus kelloggii
Newb.
La quercia della California, o quercia di Kellogg è originaria del
Nord America occidentale: cresce sulle colline e basse montagne
della California e dell'Oregon meridionale, formando popolamenti
puri o misti; quelli puri indicano normalmente siti sfavorevoli alla
crescita di conifere o disturbi ricorrenti quali gli incendi. L'albero
può crescere su diversi tipi di suoli, ma è importante che questi
siano sempre ben drenati. Le ghiande venivano utilizzate per
l'alimentazione da parte delle popolazioni native, che volutamente
provocavano incendi per favorirne la crescita. Il legno è ancor oggi
usato per la fabbricazione di mobili e come legname da
costruzione. Nell'Orto Botanico di Torino la data d'inserimento in
coltura di questa specie è incerta. Attualmente è presente in
coltivazione un solo esemplare avente diametro pari a circa 56cm.
Nel verde pubblico torinese le specie del genere
Quercus
, sono
relativamente ben rappresentate, con circa 1750 esemplari. Il nome
generico, già in uso presso gli antichi, sembra ricollegarsi alla
radice indoeuropea che il latino condivide con le parole celtiche
'kaer' e 'quer' (bell'albero), cioè 'l'albero per eccellenza', ma anche con analoghi termini greci riferiti alla rudezza del
legno delle piante appartenenti a questo genere; la specie è dedicata al medico e botanico californiano Albert Kellogg
(1813-1887). Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Quercus petraea
(Matt.) Liebl. subsp.
petraea
La rovere è un albero europeo presente in tutte le regioni d'Italia
salvo che in Sardegna. Nell'Orto Botanico di Torino la data di
inserimento in coltura di questa specie è incerta. Attualmente è
presente in coltivazione un solo esemplare avente diametro pari a
circa 44 cm. Nel verde pubblico torinese le specie del genere
Quercus
, sono relativamente ben rappresentate, con circa 1750
esemplari; monumentale è la rovere di Via Vico (angolo Corso
Galileo Ferrarsi), attualmente in stato di prolungata sofferenza a
causa dell'attacco da
Cerambix cerdo
. Cresce in boschi maturi su
suoli argillosi piuttosto profondi, da moderatamente aridi a freschi,
spesso decalcificati, rifuggendo da ristagni d'acqua, con optimum
nella fascia submediterranea. Il legno, molto pregiato è simile a
quello della farnia, ma più denso; è utilizzato, nella fabbricazione
di mobili, nell'edilizia, per travature, parquet, nei cantieri navali e
nella costruzione di doghe per botti adatte per l'invecchiamento dei vini; ottimo combustibile, è anche utilizzato per la
produzione di carbone da legna. Il nome generico, già in uso presso gli antichi, sembra ricollegarsi alla radice
indoeuropea che il latino condivide con le parole celtiche 'kaer' e 'quer' (bell'albero), cioè 'l'albero per eccellenza', ma
anche con analoghi termini greci riferiti alla rudezza del legno delle piante appartenenti a questo genere. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Quercus robur
L. subsp.
robur
La farnia è un albero dell'Europa centro-meridionale presente in tutte le regioni dell'Italia continentale. Nell'Orto
Botanico di Torino la specie è stata segnalata per la prima volta in coltivazione nel 1821. Successivamente se ne trova
menzione negli acquisti del 1842 per la cifra di Lire una, con la dicitura 'Memoria dell'ordine stabilito delle Querce
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