164
619
Petali non rivolti all'indietro. Fusti fioriferi fogliosi
620
620
Petali 4
621
620
Petali 5 o più
622
621
Capsula sferica, non appiattito-compressa, non bilobata. Foglie trilobate
Veronica hederifolia L. subsp. hederifolia
Entità eurasiatica presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana inferiore. Cresce soprattutto in vegetazioni segetali lacunose di
coltivi e vigneti, ma è spesso sporadica anche ai margini di strade, muri e
scarpate, su suoli argillosi freschi ed umiferi, neutri, con
Erodium
cicutarium
,
Poa annua
,
Veronica persica
etc. Il nome generico deriva
forse dalla leggenda di Santa Veronica, la donna che pulì il volto di Cristo
con un fazzoletto prima della crocifissione, ed allude alle venature più
scure nella corolla presto caduca di alcune specie, quello specifico allude
alle foglie lobate vagamente simili a quelle dell'edera. Localizzata
soprattutto alle quote inferiori del Parco. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: gennaio-maggio.
621
Capsula appiattita, bilobata all'apice. Foglie non trilobate
Veronica persica Poir.
Specie proveniente dall'Asia occidentale ed oggi divenuta
subcosmopolita, presente in tutta Italia sino alla fascia montana inferiore.
Cresce nei coltivi, soprattutto vigneti, ma anche in discariche, margini
stradali, aiuole, giardini, vialetti inghiaiati, su suoli argillosi poco umiferi,
freschi, ricchi in calcio ed in composti azotati, con
Erodium cicutarium
,
Euphorbia helioscopia
,
Senecio vulgaris
etc. Il nome generico deriva
dalla leggenda di Santa Veronica, la donna che pulì il volto di Cristo con
un fazzoletto prima della crocifissione, ed allude alle venature più scure
nella corolla presto caduca di alcune specie. Diffusa in tutta l'area del
Parco. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: gennaio-
dicembre.
622
Corolla a tubo largo e più o meno campanulata
623
622
Corolla non campanulata
632
623
Petali rosa o roseo-violetti
624
623
Petali azzurri o azzurro-violetti
625
624
Corolla più breve di 2 cm, terminante in dentelli brevi. Frutto secco
Symphytum officinale L.
Specie europeo-caucasica presente in quasi tutta Italia al di sotto della
fascia montana. Cresce in ambienti umidi a volte disturbati lungo corsi
d'acqua, fossi e canali, su suoli limoso-argillosi profondi, subneutri. Il
nome generico deriva dal greco 'symphuò' (unisco), per l'antica credenza
che la pianta potesse rinsaldare le ossa fratturate, da cui il nome italiano
'consolida'; il nome specifico deriva dal latino 'officina' (officina,
farmacia), per l'uso a scopo medicinale. La pianta contiene alcaloidi
epatotossici (pirrolizidina). Localizzata nel Parco. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
624
Corolla più lunga di 2 cm, terminante in 5 lobi ben sviluppati. Frutto carnoso
Atropa bella-donna L.
La belladonna è una pianta eurasiatica presente in tutte le regioni d'Italia,
con optimum nella fascia montana. Cresce nelle radure di quercete
mesofile e delle faggete, su suoli limoso-argillosi freschi e profondi, da
neutri a subacidi; appare sporadicamente anche altrove per opera degli
uccelli. Il nome generico deriva da Atropos, una delle 3 Parche che
recidevano il filo della vita, per la forte velenosità; il nome specifico
allude all'uso rinascimentale da parte delle donne per l'allargamento delle
pupille (midriasi) a scopo cosmetico. La pianta contiene alcaloidi
fortemente tossici, tra cui josciamina, atropina e scopolamina. Diffusa