163
degli stami disposti in 2 serie
Muscari comosum (L.) Mill.
Specie eurimediterranea talvolta di antica introduzione al di fuori
dell'areale primario, presente in tutta Italia al di sotto della fascia
montana. Cresce negli aspetti più caldi dei prati naturali ed in vegetazioni
ruderali e segetali, su suoli calcarei o limoso-argillosi, aridi d'estate. Il
nome generico potrebbe derivare dal sanscrito 'mushka' (testicolo), a
causa della forma dei bulbi o dell'odore muschiato dei fiori; il termine
'odore muschiato' non ha nulla a che vedere con i muschi: significa simile
a quello delle ghiandole paratesticolari di alcuni mammiferi, usate per
produrre profumi sin da tempi antichissimi; il nome specifico in latino
significa 'chiomato' ed allude al ciuffo di fiori sterili che sormonta
l'infiorescenza. I bulbi sono commestibili previa cottura e sono utilizzati
soprattutto in Puglia (lampascioni). Diffusa soprattutto alle quote inferiori
del Parco. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: aprile-
giugno. Sinonimi:
Hyacinthus comosus
L.,
Leopoldia comosa
(L.) Parl.
617
Infiorescenza non terminata da un ciuffo di fiori sterili
lungamente peduncolati. Filamenti staminali disposti in
una sola serie (lente!)
618
618
Foglie in numero di 2-5
Muscari botryoides (L.) Mill. subsp. botryoides
Specie eurimediterranea presente con 2 sottospecie in tutta l'Italia
continentale salvo che in Liguria ed Emilia-Romagna, dal livello del mare
alla fascia montana inferiore. Cresce in prati e pascoli rupestri, su suoli
sia calcarei che limoso-argillosi, piuttosto umiferi e freschi ma subaridi
d'estate, da basici a subacidi. Il nome generico potrebbe derivare dal
sanscrito 'mushka' (testicolo), a causa della forma dei bulbi o dell'odore
muschiato dei fiori; il termine 'odore muschiato' non ha nulla a che vedere
con i muschi: significa simile a quello delle ghiandole paratesticolari di
alcuni mammiferi, usate per produrre profumi sin da tempi antichissimi; il
nome specifico in greco significa 'simile ad un grappolo'. I bulbi sono
commestibili previa cottura. Localizzata nel Parco, presente nel versante
toscano soprattutto alle quote inferiori. Forma biologica: geofita bulbosa.
Periodo di fioritura: marzo-maggio.
618
Foglie numerose, più di 5
Muscari neglectum Guss. ex Ten.
Il muscari ignorato è una specie a distribuzione eurimediterranea presente
in tutte le regioni d'Italia salvo forse che in Sardegna. Cresce in
vegetazioni arvensi, talvolta nei prati più caldi, su suoli calcarei o limoso-
argillosi piuttosto profondi, subaridi d'estate, al di sotto della fascia
montana inferiore. I bulbi sono commestibili previa cottura. Il nome
generico potrebbe derivare dal sanscrito 'mushka' (testicolo), a causa della
forma dei bulbi o dell'odore muschiato dei fiori; il termine 'odore
muschiato' non ha nulla a che vedere con i muschi: significa simile a
quello delle ghiandole paratesticolari di alcuni mammiferi, usate per
produrre profumi sin da tempi antichissimi. Forma biologica: geofita
bulbosa. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
619
Petali rivolti all'indietro, Fusti fioriferi senza foglie (foglie tutte basali)
Cyclamen hederifolium Aiton subsp. hederifolium
Specie stenomediterranea settentrionale presente con 2 sottospecie in tutte
le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige e Friuli
Venezia Giulia, al di sotto della fascia montana inferiore; rarissima nelle
regioni settentrionali salvo che in Liguria, più comune al centro-sud.
Cresce in leccete e boschi caducifogli (quercete, castagneti) su suoli
piuttosto profondi in stazioni ombrose. Il nome generico in greco significa
'rotondo', 'circolare', per la forma del tubero; il nome specifico allude alle
foglie simili a quelle dell'edera. Tutta la pianta e soprattutto il tubero
contiene ciclamina, un composto altamente tossico. Diffusa soprattutto
alle quote inferiori del Parco. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo
di fioritura: agosto-ottobre.