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foglie si può preparare un tè, il seme tostato veniva utilizzato come
sostituto del caffè. Il legno è pesante e duro e viene utilizzato per lavori al
tornio. La pianta fu introdotta in Inghilterra nel 1629 e viene a volte
coltivata anche in Italia a scopo ornamentale. Il nome generico deriva
dall'unione dei due termini greci antichi 'diós' (Dio) e 'pyrós' (frutto) e
letteralmente significa 'frutto degli dei'; il nome specifico si riferisce allo
stato della Virginia, dove la specie cresce allo stato spontaneo. Forma
biologica: fanerofita scaposa.
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Foglie senza picciolo o con picciolo più breve di 5 mm.
Arbusti
61
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Foglie più lunghe di 4 cm. Fiori a simmetria raggiata
Edgeworthia chrysantha Lindl.
Il genere
Edgeworthia
comprende arbusti decidui a fioritura precoce.
E.
chrysantha
, da noi coltivata a scopo ornamentale in parchi e giardini, è
originaria della Cina sudoccidentale e Nepal. Il genere è dedicato a Michael
Pakenham Edgeworth (1812-1881) un botanico dilettante di origine
irlandese; il nome specifico deriva dal greco e significa 'a fiori d'oro'.
Forma biologica: nanofanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: febbraio-
aprile.
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Foglie più brevi di 4 cm. Fiori a simmetria bilaterale
62
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Arbusto più alto di 1 m
Spartium junceum L.
La ginestra odorosa è una specie mediterranea, spontanea in tutte le regioni
d'Italia salvo che in Valle d'Aosta ed in Trentino-Alto Adige ove è stata
introdotta per scopi ornamentali e talvolta inselvatichita; ha l'optimum nella
fascia mediterranea, ma appare anche in stazioni calde della fascia
submediterranea. Forma spesso arbusteti monodominanti su suoli limoso-
argillosi ricchi in scheletro, aridi d'estate, da subacidi a neutri. I rami sottili
venivano utilizzati per la costruzione delle 'friscelle', cioè le forme per la
ricotta ed il formaggio. Contiene un alcaloide velenoso (citisina). Forma
biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Arbusto molto più basso di 1 m
Genista tinctoria L.
La ginestrella è una specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutte le
regioni dell'Italia continentale. Cresce in boschi aperti, ai margini di boschi,
in praterie submesofile, su suoli da argillosi a sabbiosi, freschi ma subaridi
d'estate, da neutri a subacidi, dal livello del mare alla fascia montana. La
pianta ha proprietà tintorie che derivano da glucosidi luteolinici presenti in
tutte le sue parti, che producono un colorante giallo impiegato sin
dall'epoca romana per tingere i tessuti. Il nome generico, di antico uso,
deriva dalla radice celtica 'gen' che indicava un arbusto; il nome specifico
allude al suo uso tintorio. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo
di fioritura: maggio-luglio.
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