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dell'Asia occidentale dalla Turchia all'Afghanistan; in Italia è spontaneo in
Sicilia e nell'Italia meridionale, dal livello del mare ai 600 m circa.
Predilige terreni freschi e fertili, di origine alluvionale, ma è in grado di
sopravvivere anche in terreni aridi una volta stabilito. Tipicamente, in
natura si trova in prossimità di corsi d'acqua. Il legname è pesante, poco
durevole e viene utilizzato per mobili, compensati e legna da ardere. Viene
largamente coltivato a scopo ornamentale. Il nome generico deriva dal
greco 'platys' (largo), in riferimento alla forma ampia delle foglie e della
chioma; il nome specifico allude alla sua distribuzione naturale nel bacino
mediterraneo orientale. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-giugno.
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Piante spinose o pungenti
41
40
Piante non spinoso-pungenti
43
41
Spine limitate all'apice delle foglie
Ruscus aculeatus L.
Il pungitopo è una specie mediterranea presente in tutte le regioni d'Italia.
Cresce nella macchia mediterranea e negli aspetti più caldi dei boschi
decidui, su suoli limoso-argillosi profondi, neutro-basici, al di sotto della
fascia montana inferiore. Tutta la pianta è tossica da fresca. Insieme
all'agrifoglio è una delle piante tradizionali del Natale: la raccolta
sconsiderata a fini commerciali ne ha minacciato la presenza allo stato
spontaneo. Nella credenza popolare è considerata pianta augurale. I getti
giovani sono commestibili previa cottura e vengono consumati come gli
asparagi. In alcune regioni, con i rami spinosi della pianta venivano protetti
i formaggi in stagionatura contro i morsi dei topi, da cui il nome italiano
'pungitopo'. Il nome del genere deriva dal greco 'rugchos' (becco, rostro),
per i cladodi dalla punta aguzza che ricordano un becco d'uccello. Forma
biologica: geofita rizomatosa/camefita fruticosa. Periodo di fioritura:
febbraio-aprile, settembre-ottobre.
41
Spine limitate al tronco o all'apice dei rami
42
42
Foglie distanziate una dall'altra, non riunite in fascetti. Fiori bianchi
Pyracantha coccinea M. Roem.
La piracanta è una specie diffusa nel bacino del Mediterraneo ed in Asia
Minore, di dubbio indigenato in Italia, ove è presente in tutte le regioni
salvo che in Valle d'Aosta, Sicilia e forse Piemonte. Viene frequentemente
coltivata a scopo ornamentale per la costruzione di siepi protettive a causa
delle dense spine presenti all'apice dei rami e talvolta appare allo stato
subspontaneo in boschi e boscaglie termofile e loro margini, arbusteti,
siepi, dal livello del mare ai 900 m circa. I semi sono tossici. Il nome
generico deriva da due parole greche che significano 'fuoco' e 'spina' e si
riferisce sia alla presenza di spine che al colore rosso vivo dei frutti di
alcune specie; il nome specifico, che in latino significa 'rosso' allude
anch'esso al colore dei frutti. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo
di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie riunite in fascetti. Fiori gialli
Berberis cf. francisci-ferdinandi C.K.Schneid.
Il genere
Berberis
(crespino) comprende 450-500 specie decidue o
sempreverdi con fusti spinosi, ed è diffuso in tutte le regioni temperate e
subtropicali del mondo (a parte l'Australia). La maggiore diversità di specie
si ha in Sud America, Africa e Asia. Diverse specie sono ampiamente
coltivate in parchi e giardini a scopo ornamentale, con numerosi cultivar e
ibridi selezionati per il giardinaggio. Vengono usati per la costruzione di
siepi impenetrabili, o per l'effetto decorativo dei fiori gialli, dei frutti rossi
o bluastri, e delle foglie che in alcuni cultivar assumono una colorazione
rossastra. Le bacche sono commestibili e ricche di vitamina C, anche se la
spinosità delle piante rende la raccolta difficile. La specie coltivata presso
l'Orto Botanico di Padova è probabilmente
Berberis francisci-ferdinandi
C.K.Schneid. Forma biologica: fanerofita cespugliosa.