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ottengono un olio essenziale ed estratti utilizzati in profumeria e cosmesi,
in liquoreria e in farmacia. Il nome generico ha etimologia molto incerta,
secondo alcuni deriva da 'rhops' (arbusto) e 'myrinos' (aromatico), col
significato complessivo di 'arbusto aromatico'; il nome specifico deriva dal
latino 'officina' (officina, farmacia) ed allude alle proprietà medicamentose
della pianta. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-
agosto (nelle Isole gennaio-dicembre).
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Foglie almeno 4 volte più lunghe che larghe
Nerium oleander L. subsp. oleander
L'oleandro è una specie originaria delle regioni mediterranee e dell'Asia
minore, diffusamente coltivata a scopo ornamentale in varie forme, anche a
fiori doppi. In Italia cresce spontaneamente al Sud presso i litorali,
inoltrandosi all'interno lungo i corsi d'acqua, dal livello del mare ai 300 m
circa. Cresce nella vegetazione riparia degli ambienti mediterranei, sia su
suoli sabbiosi che su greti sassosi, formando spesso una fitta vegetazione. È
una pianta molto tossica in tutte le sue parti per l'uomo e per i mammiferi
in genere: tutta la pianta (foglie, corteccia, semi) contiene oleandrina, un
glicoside cardiotossico, che ogni anno causa parecchi casi di
avvelenamento anche mortale, a danno soprattutto di escursionisti che
usano i rami per i barbecue. Il nome generico deriva dal greco antico 'naros'
(fluente, corrente), in riferimento all'habitat naturale, i greti e le rive di
fiumi e torrenti; il nome specifico deriva dal latino 'olea' (olivo),
probabilmente per l'aspetto delle foglie che richiamano vagamente quelle
dell'olivo. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura:
maggio-luglio.
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Foglie meno di 4 volte più lunghe che larghe
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Margine della foglia dentato o dentellato
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24
Margine della foglia intero
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Foglie più brevi di 3 cm
Abelia spp.
Il genere
Abelia
comprende 20-30 specie originarie dell'Asia sudorientale e
dell'America Centrale. Si tratta di piante ad uso esclusivamente
ornamentale, coltivate in parchi e giardini; ne esistono numerosissimi ibridi
e cultivar: uno dei più frequenti è
Abelia x grandiflora
, che deriva
dall'ibridazione di
A. chinensis
ed
A. uniflora
, entrambe di origine cinese. Il
nome generico è dedicato a Clark Abel (1780-1826), medico in India ed
ambasciatore inglese in Cina, che intendeva introdurla per primo in
Europa; le sue piante però andarono perdute in un naufragio, e la specie
venne introdotta per la prima volta in Inghilterra nel 1844.
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Foglie più lunghe di 3 cm
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Foglie decidue, non coriacee. Fiori più larghi di 1 cm
Philadelphus coronarius L.
Il filadelfo è una specie dell'Europa sudorientale da noi quasi
esclusivamente coltivata come pianta ornamentale, presente in Italia allo
stato spontaneo solo in Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto, con
optimum nella fascia submediterranea. Raramente inselvatichisce nelle
siepi presso gli abitati. Il nome generico deriva dal greco 'phileo' (amare) e
'adelphos' (fratello) per i molti stami riuniti in verticilli; il nome specifico,
che in latino significa 'simile a corona', allude ai numerosi stami che
formano una corona al centro della corolla. Forma biologica:
nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Foglie sempreverdi, coriacee. Fiori più stretti di 1 cm
Euonymus japonicus L. f.
La fusaggine giapponese è un arbusto originario del Giappone, Corea e
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