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Cina, introdotto in Europa e in Nord America come pianta ornamentale.
Viene spesso coltivato in parchi e giardini ed a volte appare anche allo
stato subspontaneo, soprattutto presso gli abitati. Il nome generico deriva
dal greco 'eu' (buono) e 'onoma' (nome), cioè 'pianta con buona fama', in
senso ironico, considerando la velenosità di molte specie; il nome specifico
indica il Giappone, uno dei paesi in cui la pianta cresce spontanea. Forma
biologica: fanerofita cespitosa.
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Foglie sempreverdi, lucide, coriacee. Fiori disposti all'ascella delle foglie. Frutto carnoso
Osmanthus fragrans Lour.
L'osmanto odoroso è un arbusto sempreverde originario della Cina e del
Giappone. Viene frequentemente coltivato in parchi e giardini. È affine al
ligustro, da cui si differenzia per i fiori che nascono in fascetti all'ascella
delle foglie. Il nome generico, dal greco 'osmé' (profumo) ed 'anthos'
(fiore), allude ai fiori intensamente profumati; anche il nome specifico si
riferisce al profumo dei fiori. Forma biologica: fanerofita cespugliosa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno (con fioritura spesso ripetuta in
autunno).
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Foglie decidue, opache, non coriacee. Fiori disposti in racemi. Frutto secco
Syringa vulgaris L.
Il lillà, originario dell'Europa sudorientale, da noi fu introdotto in coltura
dal XVI secolo a scopo ornamentale; è presente come specie avventizia in
quasi tutta Italia, salvo che in Valle d'Aosta, Campania, Puglia, Calabria e
Sardegna, dal livello del mare agli 800 m circa. Ha tendenza ad
inselvatichirsi in siepi e boschetti presso gli abitati, su suoli argillosi
abbastanza profondi e ricchi in basi. Il nome generico in greco significa
'flauto' e potrebbe derivare dall'uso dei rami per produrre flauti; il nome
specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune', 'diffuso',
'frequente'. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura:
aprile-maggio.
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Foglie composte (divise in foglioline ben separate tra loro)
29
28
Foglie non composte
36
29
Piante spinose
30
29
Piante non spinose
31
30
Foglioline a margine intero. Fiori a simmetria bilaterale. Frutto un legume
Robinia pseudoacacia L.
La robinia è un albero di origine nordamericana, introdotta a Parigi dal
Canada nel 1601 e poi diffusasi ampiamente in Europa con tendenza
submediterraneo-continentale. In Italia è comunissima in tutte le regioni.
Cresce sempre in ambienti disturbati come scarpate, margini stradali,
boschetti presso gli abitati e le linee ferroviarie, su suoli da freschi a
subaridi, con il sambuco nero e varie specie nitrofile ruderali, dal livello del
mare alla fascia montana. È una pianta rustica e a rapido accrescimento,
che tende a soppiantare la vegetazione locale divenendo spesso invasiva.
Viene spesso usata a scopo ornamentale per il fogliame e la fioritura; il
legno, resistente alle intemperie, è utilizzato per palerie e come
combustibile; i semi, la scorza e le radici contengono sostanze tossiche. È
un'ottima pianta mellifera il cui miele (miele d'acacia) si mantiene fluido
senza cristallizzare. I fiori sono utilizzati in erboristeria ed in alcune regioni
italiane vengono mangiati fritti. Il genere è dedicato a Jean Robin (1550-
1629), erborista di re Enrico IV di Francia, nel cui giardino introdusse il
primo esemplare d'Europa; il nome specifico significa 'falsa acacia', dal
greco 'akis' (spina). Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
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