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nome specifico sia in latino che in sloveno e in italiano. I numerosi fiori rosso-
viola sono riuniti in ombrelle. Le fauci della corolla sono gialle.
Cresce nei prati umidi e negli acquitrini, dalla pianura alla fascia montana, ma
è più frequente nella fascia alpina. È diffusa nelle Alpi, nei monti europei e
nella zona Artica.
Pulsatilla alpina
(L.) Delarbre subsp.
alpina
- Pulsatilla alpina
La pulsatilla alpina è simile al genere
Anemone
, dal quale si differenzia per il
frutto. Gli stili degli ovari fecondati si allungano enormemente coprendosi di
peli e sviluppandosi in caratteristiche infruttescenze formate da numerosi
acheni piumosi. Le piume facilitano la disseminazione.
Il fiore è solitamente formato da tepali bianchi nella parte interna, mentre in
quella esterna possono essere soffusi di violetto o rossiccio.
In Slovenia cresce nei prati rocciosi sul suolo calcareo delle Alpi Giulie e delle
Alpi di Kamnik e della Savinja, ma anche nelle Caravanche e sul Monte
Nevoso (Snežnik). La distribuzione generale si estende nelle Alpi meridionali e
nelle Dinaridi nord-occidentali.
Ranunculus seguieri
Vill. subsp.
seguieri
- Ranuncolo di Séguier
Ingaggiati per la raccolta di piante, Suhar e Klančnik portarono al botanico Karl
Zois un ranuncolo dal fiore bianco, trovato sul monte Mali Stol (Vajnež). A
darne notizia è un’annotazione conservatasi in un taccuino di botanica
manoscritto, custodito presso l’Archivio della Repubblica di Slovenia.
Successivamente, lo Zois spedì la pianta con tutta la zolla al naturalista di
Klagenfurt Franz Xaver von Wulfen, che nel 1790 registrò che il ranuncolo di
Séguier vive anche in Carniola.
La pianta può raggiungere un’altezza di 15 cm. Da giovane è pubescente. Le
foglie basali crescono dal suolo, i pedicelli fiorali sono glabri e rotondi. I fiori
sono di colore bianco e dopo la fioritura sviluppano da cinque a dieci acheni
senza becco.
Predilige i pendii erbosi umidi e sassosi, le fessure delle rocce e i ghiaioni della fascia alpina. È diffusa nelle Alpi
orientali e occidentali, in Lombardia e nell’Appennino centrale. In Slovenia la troviamo solo in due habitat delle
Caravanche. Da più di duecento anni è noto quello di Vajnež, mentre il secondo, circoscritto al rilievo montuoso della
Begunjščica, è stato scoperto solo dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Nella Lista rossa delle piante vascolari pubblicata nel 2002 figura tra le specie rare.
Il nome specifico è dedicato al botanico francese Jean-François Séguier (1703-1784), nato a Nîmes nella Francia
meridionale e autore di un’opera sulla flora veronese (
Plantae veronenses
, 1754), che visitò spesso il Trentino-Alto
Adige e le zone limitrofe.
Rhaponticoides alpina
(L.) M.V. Agab. & Greuter - Fiordaliso
maggiore
(
Centaurea alpina
)
Il genere delle centauree (
Centaurea
sp.) potrebbe prendere il nome da quello
latino del centauro Chirone, un cavallo con petto e testa umani, anche se nei
tempi antichi questo termine fu usato per indicare diverse piante medicinali:
l’antica mitologia greca racconta che Chirone era un medico di grande
intelligenza capace di cure miracolose.
In Slovenia crescono 24 tipi di centauree. Tra questi il più raro è il fiordaliso
maggiore (
Centaurea alpina
) che nonostante il nome in realtà non si trova nelle
Alpi.
Nel 1866, nei Rapporti del gruppo del Museo della Carniola (Mittheilungen des
Musealvereins für Krain) si può leggere che il barone Nikomed Rastern donò
un esemplare essiccato di questa pianta al Museo Provinciale, dopo averlo raccolto sul monte Čaven di Ajdovščina. In
quei tempi questa specie era nuova per le regioni della Carniola e del Litorale.
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