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nelle Alpi di Kamnik e della Savinja. È diffuso anche nella parte settentrionale dei Balcani.
La specie è dedicata al botanico austriaco Anton Kerner von Marilaun, un professore di Botanica sistematica a
Innsbruck e, successivamente anche a Vienna, che fu anche il curatore principale dell’erbario di Flora esiccata austro-
ungarica, con la collaborazione dei botanici sloveni.
Papaver alpinum
L. subsp.
kerneri
(Hayek) Fedde - Papavero di
Kerner
Nelle Alpi slovene, sui ghiaioni, crescono i papaveri alpini dai fiori gialli o
bianchi, con radici forti e ancorate tra le rocce.
In Slovenia prosperano quattro sottospecie, tra le quali l’unica ad avere fiori
bianchi è il papavero delle Alpi Giulie (
Papaver alpinum
subsp.
ernesti-
mayeri
) che è endemico delle Alpi Giulie, con stazioni disgiunte anche
nell’Appennino Centrale.
Le altre tre sottospecie hanno fiori gialli.
Il papavero di Petkovšek (
Papaver alpinum
subsp.
victoris
) è endemico delle
Alpi Giulie nel gruppo del Bohinj e del Monte Nero. Il papavero alpino
(
Papaver alpinum
subsp.
rhaeticum
) cresce nelle Alpi Giulie, tranne che nel
gruppo del Bohinj e del Monte Nero, e sullo Skuta nelle Alpi di Kamnik e della
Savinja. La distribuzione generale si estende nelle Alpi settentrionali, nelle zone del sud delle Alpi centrali e dai
Pirenei alla Penisola Balcanica. La terza sottospecie dei papaveri alpini dai fiori gialli è il papavero di Kerner (
Papaver
alpinum
subsp.
kerneri
), una pianta perenne della fascia alpina, che di rado possiamo trovare fluitata anche a quote
basse sui greti dei torrenti. Le foglie sono raccolte in rosette basali. Il fusto privo di foglie, con peli irsuti, sorregge un
fiore giallo. Il frutto è una tipica capsula poricida che si apre mediante in una serie di pori apicali sotto lo stimma. In
Slovenia cresce nelle Caravanche e nelle Alpi di Kamnik e della Savinja. È diffuso anche nella parte settentrionale dei
Balcani.
La specie è dedicata al botanico austriaco Anton Kerner von Marilaun, un professore di Botanica sistematica a
Innsbruck e, successivamente anche a Vienna, che fu anche il curatore principale dell’erbario di Flora esiccata austro-
ungarica, con la collaborazione dei botanici sloveni.
Papaver alpinum
L. subsp.
rhaeticum
(Leresche) Markgr. - Papavero
alpino
Nelle Alpi slovene, sui ghiaioni, crescono i papaveri alpini dai fiori gialli o
bianchi, con radici forti e ancorate tra le rocce.
In Slovenia prosperano quattro sottospecie, tra le quali l’unica ad avere fiori
bianchi è il papavero delle Alpi Giulie (
Papaver alpinum
subsp.
ernesti-
mayeri
) che è endemico delle Alpi Giulie, con stazioni disgiunte anche
nell’Appennino Centrale.
Le altre tre sottospecie hanno fiori gialli.
Il papavero di Petkovšek (
Papaver alpinum
subsp.
victoris
) è endemico delle
Alpi Giulie nel gruppo del Bohinj e del Monte Nero. Il papavero alpino
(
Papaver alpinum
subsp.
rhaeticum
) cresce nelle Alpi Giulie, tranne che nel
gruppo del Bohinj e del Monte Nero, e sullo Skuta nelle Alpi di Kamnik e della
Savinja. La distribuzione generale si estende nelle Alpi settentrionali, nelle zone del sud delle Alpi centrali e dai
Pirenei alla Penisola Balcanica. La terza sottospecie dei papaveri alpini dai fiori gialli è il papavero di Kerner (
Papaver
alpinum
subsp.
kerneri
), una pianta perenne della fascia alpina, che di rado possiamo trovare fluitata anche a quote
basse sui greti dei torrenti. Le foglie sono raccolte in rosette basali. Il fusto privo di foglie, con peli irsuti, sorregge un
fiore giallo. Il frutto è una tipica capsula poricida che si apre mediante in una serie di pori apicali sotto lo stimma. In
Slovenia cresce nelle Caravanche e nelle Alpi di Kamnik e della Savinja. È diffuso anche nella parte settentrionale dei
Balcani.
La specie è dedicata al botanico austriaco Anton Kerner von Marilaun, un professore di Botanica sistematica a
Innsbruck e, successivamente anche a Vienna, che fu anche il curatore principale dell’erbario di Flora esiccata austro-
ungarica, con la collaborazione dei botanici sloveni.
Paris quadrifolia
L. - Uva di volpe
Nel periodo buio del Medioevo gli uomini credevano che l’uva di volpe avesse il potere di esorcizzare chiunque fosse
posseduto dal diavolo o da uno spirito maligno. Portando in tasca l’uva raccolta nel periodo tra le due feste mariane
dell’Assunzione (15 agosto) e della Natività della Beata Vergine Maria (8 settembre), la gente si proteggeva dalla peste
e dalle altre malattie contagiose. Malgrado le sue miracolose proprietà curative, l’uva di volpe faceva però paura e
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