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La distribuzione generale si estende alla parte meridionale delle Alpi calcaree, dal Lago di Como in Italia fino alle Alpi
Giulie e alle Caravanche occidentali, mentre a nord raggiunge anche Austria, Carinzia e Tirolo.
Potentilla erecta (L.) Raeusch. - Cinquefoglia tormetilla
“Quando la madre di Dio fuggì in Egitto con il figlio di Dio, Gesù si ammalò
gravemente. Erano in mezzo al deserto e non c’era modo di trovare una
medicina. Disperata, la madre colse un fiorellino, lo diede al bimbo dicendogli:
“Mangia che starai meglio”. E come per miracolo il bimbo guarì. Siccome la
madre di Dio gli ordinò di mangiare questo fiore, lo chiamiamo ancora oggi
Marijin grižljej (boccone di Maria)”.
Questa leggenda si è preservata nel tesoro delle tradizioni popolari e ci racconta
le origini del nome sloveno della cinquefoglia tormentilla, cioè srčna moč
ovvero Marijin grižljej. Si tratta di una pianta erbacea perenne con fusti alti da
10 a 40 cm, eretti e pelosi, con foglie palmato-composte e con fiori gialli,
composti da quattro petali. Il rizoma è grosso fino a 3 cm e contiene molto tannino. Cresce nei prati aridi, nelle lande,
ma anche su terreni paludosi e nei boschi, con una vasta distribuzione eurasiatica.
Nella medicina popolare è nota come un rimedio per i problemi gastrici e intestinali e veniva usata per gargarismi. Il
valore che le era stato attribuito risulta evidente dal nome sloveno della sua radice, ovvero la radice della Madonna
(koren device Marije).
Si sono preservati anche altri nomi popolari sloveni che alludono a queste caratteristiche.
Primula auricula L. - Primula orecchia d'orso o primula bella
Primula bella, orecchia d’orso, chiave di San Pietro, mešenikeljc, mežikelj,
šmugeljček, trotovka: sono alcuni dei nomi che vengono utilizzati per questa
pianta nei vari luoghi della Slovenia. Questi fiori di colore giallo vivo sono
piacevolmente profumati, le foglie basali a rosetta sono di colore bianco-
cartilagineo ai margini e assumono un aspetto bianco farinoso di sotto.
La primula orecchia d’orso, così chiamata per la caratteristica forma delle
foglie, è una pianta diffusa in ambienti rocciosi delle Alpi e delle Prealpi. Nel
Zasavje, ai margini della Selva di Tarnova e altrove ad altitudini più basse si
vedono alcuni esemplari relitti dell’era glaciale. La località più bassa in
Slovenia si trova nelle Grotte di San Canziano.
Questa specie di primula è protetta.
Primula carniolica Jacq. - Primula carniolica
“Lungo il sentiero verso la cima cresce sempre e favolosamente la bella
primula, un incrocio tra i due tipi di primula più nobili delle Alpi, mirabilmente
inventate dalle montagne intorno a Idrija.” Così scriveva Julius Kugy nel suo
capolavoro Del tempo passato.
In alcune località la primula carniolica cresce assieme all’orecchia d’orso e ciò
può dar vita ad un interessante ibrido, la primula di Idrija (Primula x venusta).
Alcuni ibridi sono più simili alla primula carniolica, mentre altri si avvicinano
di più all’orecchia d’orso. I fiori con la forma e il colore più belli sono quelli
delle piante che hanno ereditato più o meno la stessa percentuale di
caratteristiche da entrambi i genitori. Dall’orecchia d’orso gli ibridi prendono le
foglie tipicamente bianco farinose, dalla primula carniolica invece i fiori
rossastri dal piacevole odore.
In natura è difficile incontrare la primula di Idrija. Alla fine di aprile fiorisce nel nostro più antico giardino botanico
alpino, lo Juliana nella Val di Trenta, dove esso prospera con grande successo. Jože Bavcon, il responsabile del
Giardino Botanico di Lubiana a cui vengono inviati i semi provenienti dal giardino Juliana, ha voluto verificare se
questi semi fossero vitali: qualche anno fa ha quindi piantato alcuni semi e da alcuni di essi sono spuntati dei germogli
ed è anche sbocciata una piantina!
Primula farinosa L. - Primula farinosa
La primula farinosa è una delle dieci specie del genere Primula che vivono in Slovenia.
Le foglie sono a rosetta basale. Il margine delle foglie giovani è ripiegato verso il basso. Le foglie adulte presentano
una pagina superiore verde, mentre nella pagina inferiore assumono un aspetto bianco farinoso, dal quale deriva il