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sloveno e italiano di questo arbusto -
pontska azaleja
, ovvero ‘azalea pontica’.
Negli anni Sessanta fu il professor Ciril Jeglič a piantare il primo rododendro nel giardino botanico di Juliana.
L’arbusto in seguito morì, così ne piantammo uno nuovo che, a un certo punto, sembrò destinato a subire la stessa
sorte, ma poi si ristabilì, germogliò e rifiorì.
Salvia glutinosa
L. - Salvia vischiosa
La salvia vischiosa, che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, è
caratterizzata dalla corolla bilabiata. Il fiore ha simmetria bilaterale, diviso in
un labbro superiore e uno inferiore.
Il nome della salvia vischiosa allude al calice e al fusto vischiosi, che sono
anche pubescenti. La corolla è di colore giallastro pallido, il labbro superiore è
falcato, mentre il labbro inferiore è punteggiato di macchie rosso-brunastre.
Cresce nei boschi, nelle radure, tra le alte erbe e presso le sponde dalla fascia
basale a quella montana in tutta la Slovenia. È diffusa nell’Europa centrale e
meridionale e si estende in Asia fino all’Himalaya.
Satureja montana
L. subsp.
variegata
(Host) P.W. Ball - Santoreggia
montana
La santoreggia montana è un cespuglietto che contiene numerosi olii eterei. Il
fusto pubescente sembra quasi rotondo in sezione. Le foglie sono densamente
ghiandolose e punteggiate su entrambe le facce. La corolla, caratteristicamente
bilabiata, è normalmente rosea. È una delle piante più nettarifere, e fiorisce in
tarda estate e in autunno.
Prospera nelle zone alpine delle Alpi Giulie, al margine occidentale delle Alpi
Dinariche, nella parte occidentale della regione prealpina, nella parte
meridionale delle Alpi predinariche e nella zona submediterranea. La
distribuzione generale si estende nella parte nord-occidentale dei Balcani.
Satureja subspicata
Bartl. ex Vis. subsp.
liburnica
Šilic - Santoreggia
lilacina
La santoreggia lilacina è un cespuglietto basso che contiene numerosi oli eterei.
Il fusto è tetragono e la parte inferiore delle foglie è sparsamente ghiandolosa e
punteggiata. La corolla, catratteristicamente bilabiata, è di colore violaceo, con
delle macchie più scure all'apice.
Prospera nei pascoli carsici e nelle fessure rocciose nella fascia collinare e in
quella montana nelle Alpi Dinariche, sul margine meridionale del settore
prealpino e predinarico e anche nella zona submediterranea. La distribuzione
generale si estende dal Velebit meridionale alla Selva di Tarnova e Menišija.
La santoreggia lilacina è una delle piante più nettarifere; nel giardino di Juliana
fiorisce da fine agosto a settembre.
Saxifraga crustata
Vest - Sassifraga incrostata
Il genere
Saxifraga
è alquanto particolare nel mondo vegetale per la sua
diversità ecologica e geografica e per le forme differenti. Il nome scientifico
deriva dal latino
saxum
, che significa sasso, e
frangere
, ovvero rompere,
spezzare. Molte specie di sassifraghe crescono nelle fessure delle rocce dove le
loro radici letteralmente “spezzano” le pietre. Nel XVI e XVII secolo la
sassifraga veniva usata come medicina per togliere i calcoli della vescica e i
calcoli renali.
Nel mondo alpino la sassifraga incrostata è la specie che prevale nelle fessure
delle rocce calcaree. Le foglie basali formano dense rosette e sono contornate
di incrostazioni calcaree. Al margine delle foglie sono situate delle ghiandole
che secernono un essudato calcareo. I fiori bianchi compongono un’infiorescenza a racemo.
In Slovenia questa specie cresce nelle fessure delle rocce, su ghiaioni e nei prati rocciosi delle Alpi Giulie, delle Alpi di
Kamnik e della Savinja, delle Caravanche, del Ratitovec, delle Alpi Dinariche e della Cicceria. La distribuzione
generale si estende nelle Alpi orientali e nelle Alpi Dinariche dalla Slovenia al Montenegro.
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