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Ligustrum ovalifolium
Hassk.
Il ligustro a foglie ovali è una specie originaria del Giappone, ormai naturalizzata e tendente a
diventare infestante in gran parte d’Europa. È ampiamente usata come pianta ornamentale in parchi
e giardini, con numerose cultivar, alcune delle quali a foglie variegate. A causa delle bacche molto
appetite dagli uccelli, riesce ad espandersi facilmente, comportandosi da arbusto pioniero e
colonizzando terreni incolti e abbandonati. Le bacche sono tossiche per l’uomo. Il nome generico,
già in uso al tempo dei Romani per indicare la specie europea (
L. vulgare
), prende origine del latino
‘ligare’ (legare), perché i rami terminali venivano usati per legature e intrecci; il nome specifico si
riferisce alla forma ovale delle foglie. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: giugno-
agosto.
Ligustrum sinense
Lour.
Il ligustrino è un arbusto originario dell’estremo Oriente, oggi molto diffuso a scopo ornamentale in
parchi e giaradini, che in Italia a volte appare anche allo stato subspontaneo, soprattutto nelle
regioni del nord-est, in Toscana e in Lazio. Apprezzato a scopo ornamentale per la fioritura
abbondante e molto profumata e per la compattezza della chioma, viene spesso impiegato nella
formazione di siepi. I frutti sono bacche ovoidali, lucide, di colore nerastro, tossiche se ingerite. Il
nome generico, già in uso al tempo dei Romani per indicare la specie europea (
L. vulgare
), prende
origine del latino ‘ligare’ (legare), perché i rami terminali venivano usati per legature e intrecci; il
nome specifico deriva da ‘Sìnae’ (Cina), indicandone la provenienza. Forma biologica: fanerofita
cespugliosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Ligustrum vulgare
L.
Il ligustro comune è un arbusto delle zone temperate dell’Eurasia, presente in tutte le regioni d’Italia
salvo che in Sardegna. Cresce nei mantelli dei boschi decidui termofili ma anche nelle siepi e nel
sottobosco, su suoli da superficiali a profondi e freschi, ricchi in basi, più o meno umiferi, al di sotto
della fascia montana. Tutte le parti della pianta, soprattutto le bacche, contengono glucosidi e sono
tossiche; in passato il succo dei frutti veniva utilizzato per colorare di rosso il vino o per produrre
inchiostri; la scorza contiene una sostanza utilizzata come colorante giallo per la lana; si tratta di
un’ottima pianta mellifera, utilizzata per la formazione di siepi, che può vivere dai 30 ai 50 anni. Il
nome generico, già in uso presso i Romani, deriva dal latino ‘ligare’ per la flessibilità dei rametti
usati nelle campagne come legacci; il nome specifico deriva dal latino ‘vúlgus’ (volgo) e significa
‘comune, diffuso, frequente’. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Liriodendron tulipifera
L.
L’albero dei tulipani è originario dell’America nordorientale, dove è un elemento importante nelle
foreste dei Monti Appalachi. Fu introdotto in Europa nel 1681 dal missionario John Banister (1650–
1692) e in Italia è da lungo tempo utilizzato a scopo ornamentale in parchi e giardini. È una delle
piante d’alto fusto più diffuse nel Nord America, dove il legno, piuttosto tenero, è ritenuto pregiato
per la lavorabilità e per il colore giallo chiaro screziato. Gli indiani d’America lo chiamavano
’albero da canoa’, in quanto dal tronco di un solo esemplare ricavavano canoe in grado di portare
anche venti persone. È un albero a crescita veloce che e può vivere 400-500 anni. Il nome generico
deriva dai due termini greci ‘léirion’ (giglio), per i fiori molto appariscenti, e ‘déndron’ (albero); il
nome specifico significa ‘che porta, che produce tulipani’, in riferimento alla forma dei fiori, che
richiama quella dei tulipani. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-
maggio.
Lonicera caprifolium
L.
Il caprifoglio, o madreselva, è una liana decidua a distribuzione pontico-sudeuropea presente in
tutte le regioni dell’Italia continentale salvo che in Valle d’Aosta. Cresce nelle macchie, in
boscaglie, ai margini di boschi di latifoglie decidue (quercete e castagneti), su suoli argillosi
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