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biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Piante con altre caratteristiche
122
122
Piante con fusti lungamente striscianti, volubili o
scandenti
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122
Piante con fusti non striscianti, volubili o scandenti
124
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Foglie a base non cuoriforme. Fiori violetti
Solanum dulcamara L.
La dulcamara è una specie eurasiatico-temperata presente in tutte le
regioni d'Italia. Originaria di alvei fluviali (canneti disturbati) è poi
passata a vegetazioni ruderali quali margini di boschetti disturbati, siepi,
discariche, coltivi etc., su suoli limoso-argillosi piuttosto freschi e
profondi, ricchi in composti azotati, da neutri a subacidi, dal livello del
mare alla fascia montana inferiore. La pianta è tossica soprattutto negli
organi giovani, che contengono solanina, dulcamarina e solanidina, ma fu
per lungo tempo usata a scopo medicinale. Il nome generico deriva dal
latino 'solamen' (sollievo); il nome specifico allude al sapore di tutte le
parti della pianta, prima dolciastro, poi amaro. Forma biologica:
nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
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Foglie a base cuoriforme. Fiori gialli
Dioscorea communis (L.) Caddick & Wilkin
Syn.:
Tamus communis
L. – Il tamaro è una specie submediterranea
presente in tutte le regioni d'Italia. Cresce in boschi e boscaglie termofili e
nei rispettivi mantelli, su suoli da poco a mediamente profondi, sia
calcarei che marnoso-arenacei, abbastanza umiferi ed esposti ad una certa
siccità estiva, dal livello del mare agli 800 m circa (in Sicilia fino ai 1400
m). I germogli sono commestibili previa cottura ma le parti fresche sono
tossiche ed i frutti molto velenosi. Il contatto con le foglie può causare
irritazioni della pelle. Il genere è dedicato a Dioscoride, medico, botanico
e farmacista (I sec. d.C.). Forma biologica: geofita radicegemmata.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Fiori gialli, giallastri o arancioni
125
124
Fiori di altro colore
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125
Fiori arancioni
Hemerocallis fulva (L.) L.
Il giglio di San Giuseppe è una specie originaria dell'Asia orientale, da
noi fuggita alla coltivazione e presente allo stato subspontaneo nell'Italia
continentale, con ampie lacune (in Europa prevalgono i ceppi triploidi
sterili). Cresce presso gli abitati e lungo i fossi, su suoli argilloso-limosi
freschi e piuttosto profondi, dal livello del mare ai 600 m circa. Il nome
generico deriva dal greco 'heméra' (giorno) e 'kallos' (bellezza) e significa
'bella per un solo giorno', alludendo alla durata effimera della fioritura; il
nome specifico allude al colore arancio-rossastro dei fiori. Forma
biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Fiori gialli o giallastri
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Fiori più larghi di 4 cm. Petali liberi
Iris pseudacorus L.
Il giaggiolo acquatico è una specie eurosiberiana presente in tutte le
regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta. Cresce in vegetazioni palustri,
lungo corsi d'acqua e canali a lento deflusso, in canneti e boschi igrofili,
su suoli subacidi a lungo inondati, ricchi in composti azotati, dal livello
del mare ai 300 m circa (a volte anche più in alto, al massimo fino ai 1000
m). Tutte le parti della pianta sono velenose, anche se in passato essa era
molto usata come emostatico e purgante con il nome di 'Acoro falso'; il
rizoma è ricco di tannini e veniva usato per la concia delle pelli. Il nome
del genere è quello greco usato da Teofrasto (IV sec. a.C.) ed in greco
significa 'arcobaleno', per le varie e vivaci tonalità dei fiori; il nome