Asinara_Book_ita - page 291

2
89
di fioritura: giugno-luglio. Syn.:
Atriplex portulacoides
L.
Hedypnois rhagadioloides
(L.) F.W. Schmidt
Il radicchio pallottolino è una pianta annua a distribuzione strettamente
mediterranea presente in Liguria, Emilia-Romagna, Veneto e in tutte le regioni
dell'Italia centrale, meridionale e insulare. Per l'Isola dell'Asinara era stata
segnalata
H. cretica
(L.) Willd., che sembra rientrare nel campo di variabilità
di
H. rhagadioloides
. Sull'Isola dell'Asinara è comune, ad esempio a Cala S.
Andrea, incolti di Campu Perdu, Santa Maria e Fornelli (Bocchieri, 1988).
Cresce negli incolti, nelle garighe mediterranee e nei pascoli aridi, dal livello
del mare a 1000 m circa. Il nome generico, che deriva dal Greco 'hedys (dolce)
e 'pnois' (soffio, vento), è quello di una cicoria selvatica citata da Plinio, che ne
sottolinea gli aspetti salutari; il nome specifico significa 'simile a un
Rhagadiolus
, altro genere delle Asteracee. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
Helichrysum microphyllum
Cambess. subsp.
tyrrhenicum
Bacch.,
Brullo & Giusso
L'elicriso tirrenico è un'entità endemica del sistema Sardo-Corso. Sull'Isola
dell'Asinara è molto comune, ad esempio presso Punta Maestra Serra, Punta
Scomunica, Castellaccio, Elighe Mannu, Punta Fregata, Fornelli, Cala Arena,
Punta Sabina, Cala S. Andrea e Punta Scorno (Bocchieri, 1988). Cresce in
garighe e prati aridi presso i litorali, più raramente anche all'interno, in luoghi
rocciosi caldi e assolati, su suoli poco evoluti. La pianta è ricca di olii
essenziali (pinene, eugenolo, linalolo), fitosteroli, flavonoidi, un colorante
(elicrisina) e ha diverse proprietà medicinali note sin dai tempi di Plinio e
Dioscoride. Gli olii essenziali delle specie di
Helichrysum
sono usati per
produrre profumi e saponi. Il nome generico deriva dal greco 'helios' (sole) e
'chrysos' (oro) in riferimento al colore giallo brillante dei fiori; il nome
specifico deriva dal Greco e significa 'a foglie piccole', quello della sottospecie si rifer
isce al Mar Tirreno. Forma
biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
Helicodiceros muscivorus
(L. f.) Engl.
Il gigaro mangiamosche è una specie a distribuzione mediterranea con
baricentro occidentale presente in Corsica, in Sardegna e nelle piccole isole
vicine. Sull'Isola dell'Asinara è estremamente rara e localizzata; è presente
elusivamente a Fornelli tra la pineta a
Pinus pinea
e i residui della lecceta
(Bocchieri, 1988) e ai lati del sentiero che porta a Punta Li Giorri (Pisanu S.,
osservazioni personali). Cresce nelle garighe mediterranee, in tasche di suoli
piuttosto freschi tra le rocce, di solito presso i litorali. La pianta emette un
odore molto sgradevole, simile a quello di una carogna d'animale, causato dalla
presenza di solfuro e trisolfuro di dimetile. L'odore attrae gli insetti pronubi
(ditteri) che normalmente si trovano nelle colonie di gabbiani. La spata,
coperta di peli, incanala l'insetto verso lo spadice; l'insetto entra rimanendo
intrappolato nella camera fiorale per un'intera notte. L'entrata dei pronubi rende
gli stimmi ricettivi al polline portato dai ditteri; intanto i fiori maschili iniziano a maturare il polline e gli
stimmi
diventano inattivi; la mattina seguente l'insetto può uscire dalla camera fiorale con un nuovo carico pollinico.
L'infiorescenza è termogenica, essendo in grado di aumentare notevolmente la temperatura della camera fiorale. Il
nome generico deriva d
al greco 'helix' (spirale), 'd
ί
s' (due) e 'keros' (corno), in riferimento alla disposizione spiralata
delle foglie bicornute; il nome specifico in latino significa 'mangiamosche', alludendo al peculiare sistema di
impollinazione. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura; aprile-maggio.
Heliotropium europaeum
L.
L'eliotropio selvatico è una pianta annua a distribuzione mediterraneo-asiatica
orientale, di antica introduzione ai margini dell'areale a seguito dell'espansione
delle colture (archeofita), presente in tutte le regioni d'Italia (non ritrovata in
tempi recenti in Trentino-Alto Adige). Sull'Isola dell'Asinara è comune, ad
esempio nelle zone nitrofile di Santa Maria e Cala Reale (Bocchieri, 1988).
Cresce nelle colture sarchiate, nei vigneti, più raramente in giardini e orti o in
ambienti ruderali, su suoli limoso-argillosi, da aridi a mediamente freschi,
ricchi in basi e composti azotati, dal livello del mare a 600 m circa. La pianta, a
cui venivano attribuite proprietà medicinali, contiene eliotropina e lasiocerpina,
1...,281,282,283,284,285,286,287,288,289,290 292,293,294,295,296,297,298,299,300,301,...404
Powered by FlippingBook