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Geranium molle
L.
Il geranio molle è una specie mediterranea divenuta subcosmopolita e di antica
introduzione ai margini dell'areale, presente in tutte le regioni d'Italia.
Sull'Isola dell'Asinara è presente un po' ovunque. Cresce in vegetazioni
disturbate nei coltivi, ai margini di viottoli campestri, su muretti a secco, su
suoli spesso decalcificati, da neutri a subacidi, subaridi in estate, ricchi in
composti azotati, dal livello del mare fino alla fascia montana inferiore,
rarefacendosi verso l'alto. Il nome generico deriva dal greco 'géranos' che
significa 'gru' ed allude al lungo becco che sormonta i frutti. Forma biologica:
terofita scaposa (emicriptofita bienne/ emicriptofita scaposa). Periodo di
fioritura: marzo-luglio.
Geranium purpureum
Vill.
Il geranio purpureo è una specie mediterranea presente in tutte le regioni
d'Italia. Cresce su litosuoli, sia in ambienti naturali come in fenditure di rocce e
nelle pietraie che in ambienti disturbati come muretti a secco, massicciate
ferroviarie ed antiche mulattiere, con altre piante annuali, dal livello del mare
ai 1200 m circa. Il nome generico deriva dal greco 'géranos' che significa 'gru'
ed allude al lungo becco che sormonta i frutti; il nome specifico allude al fatto
che foglie e fusti assumono spesso un colore rosso porpora. Forma biologica:
terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-novembre.
Gladiolus
×
byzantinus
Mill.
Il gruppo di
Gladiolus communis
include diverse entità a diverso grado di
ploidia, piuttosto variabili dal punto di vista morfologico, il che ha portato alla
creazione di diversi taxa sulla base di piccole differenze morfologiche.
Gladiolus
×
byzanthinus
è un'entità esa-ottoploide descritta a partire da
materiale coltivato, il cui status tassonomico è ancora oggetto di discussione.
Sembra diffusa in tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare,
salvo che nelle Marche e in Abruzzo. Sull'Isola dell'Asinara è poco diffusa,
ritrovata nei campi di Fornelli e Santa Maria, un tempo coltivati a grano dai
detenuti (Bocchieri, 1988). Cresce in ambienti disturbati, soprattutto nei campi
di cereali, dal livello del mare a 600 m circa. Il nome generico è il diminutivo
del latino 'gladius' (spada) e si
riferisce alla forma delle foglie. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura:
marzo-maggio.
Gladiolus italicus
Mill.
Il gladiolo dei campi è una specie a distribuzione eurimediterranea di probabile
antica introduzione con le colture (archeofita), presente in tutte le regioni
d'Italia salvo che in Valle d'Aosta. Un tempo comune nei campi coltivati a
cereali, è oggi in forte regresso a causa delle moderne pratiche agricole che
comportano l'estirpazione dei bulbi, per cui appare sporadicamente in incolti
erbosi, negli oliveti, in ambienti marginali alle colture, al di sotto della fascia
montana inferiore. Il nome generico è il diminutivo del latino 'gladius' (spada)
e si riferisce alla forma delle foglie. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo
di fioritura: maggio-giugno.
Glaucium flavum
Crantz
Il papavero cornuto è una specie a distribuzione eurimediterranea presente
lungo le coste di tutte le regioni italiane con accesso al mare (con alcune
stazioni in Piemonte, dove appare come avventizia lungo i greti dei torrenti).
Sull'Isola dell'Asinara è comune, ad esempio nelle zone sabbiose site a ovest di
Fornelli, poco prima di Trabuccato e Cala S. Andrea (Bocchieri, 1988). Cresce
soprattutto lungo i litorali, su ruderi, scarpate, spiagge sassose e dune sabbiose,
in ambienti ricchi in composti azotati, dal livello del mare a 200 m circa. Nella
medicina popolare e in erboristeria le foglie sono utilizzate per presunte
proprietà antinfiammatorie e sedative della tosse; il principio attivo, la
glaucina, può però provocare allucinazioni, vomito e tachicardia. Il nome
generico deriva dal greco 'glaukós' (verde-
azzurro) in riferimento al colore delle foglie; il nome specifico, che in latino