32
87
Foglie bianco-pelose di sotto. Brattee dei fiori femminili debolmente dentate
Populus alba L.
Il pioppo bianco è un albero a distribuzione paleotemperata presente in
tutta Italia al di sotto della fascia montana inferiore. Nella nostra regione è
concentrato nella parte meridionale, con singole stazioni nei fondovalle
delle Alpi; in Carso è abbastanza diffuso ma comune solo nelle aree umide
presso la costa. Forma boschetti, a volte lungo corsi d'acqua ed in aree
palustri, su suoli limoso-argillosi profondi e ricchi in basi, a volte
periodicamente sommersi. Dal legno si ottiene un'ottima pasta da carta; è
impiegato anche nella fabbricazione di fiammiferi, compensati, truciolati. Il
portamento maestoso lo rende adatto a scopo ornamentale per parchi e
giardini. Il nome generico, di etimologia incerta, era già in uso presso gli
antichi Romani; il nome specifico deriva dal latino 'albus' (bianco) e allude
al colore chiaro della faccia inferiore delle foglie e della corteccia. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
88
Fiori senza petali. Frutto secco
89
88
Fiori con petali. Frutto carnoso
93
89
Foglie pelose di sopra
Salix cinerea L.
Il salice cenerino è una specie eurasiatica presente in tutte le regioni d'Italia
salvo che in Sicilia, dal livello del mare ai 1000 m circa. Nella nostra
regione è diffusa, con ampie lacune, dalla costa ai fondovalle; in Carso ha
la distribuzione bicentrica di altre specie igrofile (Isontino e Muggesano),
con stazioni intermedie dovute alla presenza di stagni. Forma spesso
popolamenti quasi puri in arbusteti pionieri ai margini di fossi, stagni, laghi
e corsi d'acqua, su suoli da sabbiosi ad argillosi con umidità stagnante, da
neutri ad acidi. Come tutti i salici, la scorza e le foglie contengono il
glicoside salicina, che li rende tossici per molti animali, e da cui si ricava
l'acido salicilico. Il nome generico, di antico uso, è di origine incerta: forse
deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua); il nome specifico allude alla
pelosità cenerina della foglie. Forma biologica: fanerofita cespitosa.
Periodo di fioritura: marzo-aprile.
89
Foglie glabre di sopra
90
90
Frutti disposti in strutture legnose simili a piccole pigne
91
90
Frutti alati, disposti in infruttescenze simili a quelle del
luppolo
92
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Rami giovani glabri. Foglie con peli solo alla diramazione delle nervature secondarie di
sotto
Alnus glutinosa (L.) Gaertn.
L'ontano comune è un albero eurosiberiano presente in tutta Italia (in
Puglia come avventizio) al di sotto della fascia montana superiore. La
distribuzione regionale, con poche lacune, si estende dalle coste ai
fondovalle del settore alpino; in Carso la specie è limitata alle poche aree
umide. Cresce lungo i corsi d'acqua, formando popolamenti ripari. Il legno,
di un caratteristico colore giallo-aranciato, assume notevole resistenza
quando è immerso nell'acqua per cui è sempre stato usato per fondazioni di
palafitte e strutture sommerse in genere; non a caso è un albero molto
adattato ai terreni inondati. Gli apparati radicali ospitano batteri
azotofissatori simbionti, per cui la pianta fertilizza naturalmente il suolo. Il
nome generico, già in uso presso i Romani, potrebbe derivare dalla radice
celtica 'al lan' (presso l'acqua) per l'ecologia di molte specie, quello
specifico allude ai rami giovani attaccaticci. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
91
Rami giovani pelosi. Foglie omogeneamente pelose di sotto
Alnus incana (L.) Moench
Specie circumboreale presente lungo tutto l'arco alpino e sull'Appennino
settentrionale (avventizia e naturalizzata in Sardegna) sino a circa 1300 m.
La distribuzione regionale si concentra sulle aree montuose del Friuli, ove
1...,22,23,24,25,26,27,28,29,30,31 33,34,35,36,37,38