29
77
Base del lato più lungo della foglia non toccante o
nascondente il picciolo. Seme situato chiaramente nella
metà superiore del frutto (attenzione! le due specie
seguenti ibridano spesso originando individui con caratteri
intermedi)
78
78
Foglie un po' lucide, a base evidentemente asimmetrica, di 2.5-6 x 5-13 cm, con picciolo
di 1-2.5 cm
Ulmus minor Mill. subsp. minor
L'olmo comune (o campestre) è un albero autoctono dell'Europa
meridionale. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il
territorio, con lacune nelle Alpi Carniche nordoccidentali e nelle Alpi
Giulie nordorientali. Cresce dal livello del mare alla fascia montana
inferiore, in boschi, boscaglie e siepi su suoli argillosi ricchi in basi e in
composti azotati, da freschi a periodicamente sommersi, potendo vivere
fino a circa 500 anni. È una specie piuttosto variabile riguardo alla pelosità
dei giovani rametti, dei piccioli e della pagina inferiore delle foglie, che nei
popolamenti dell'Italia meridionale diventa particolarmente consistente; tali
differenze, tuttavia, rientrano nei limiti della normale diversità
popolazionale e non hanno riscontro tassonomico. Il legno, bruno-marrone,
è molto robusto, duro e resistente alla trazione e alla compressione; viene
utilizzato per articoli sportivi, sedie, parquet ecc. È anche molto resistente
all'immersione in acqua prolungata. In passato la scorza, ricca di tannini e
sostanze coloranti, veniva impiegata per tingere di giallo le lane e le conce
speciali. Negli ultimi decenni sia l'olmo comune, sia l'olmo montano
(
Ulmus glabra
), l'altra specie autoctona del nostro territorio, sono stati
colpiti da una grave malattia ricorrente, assai difficile da prevenire, la
grafiosi, causata dal fungo ascomicete
Ceratocystis ulmi
; il micelio di
questo fungo, veicolato da coleotteri Scolitidi che scavano gallerie tra il
legno e la corteccia, provoca la chiusura dei vasi conduttori e quindi il
disseccamento della pianta. Il nome generico era già in uso presso i
Romani, quello specifico allude alle minori dimensioni delle foglie rispetto
a
quelle
dell'olmo
montano.
Forma
biologica:
fanerofita
cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
78
Foglie opache, a base debolmente asimmetrica, le più grandi di 3 x 7 cm, con picciolo di
5-7 mm
Ulmus pumila L.
L'olmo piccolo è una specie originaria dell'Estremo Oriente, diffusa
soprattutto nella Cina settentrionale ed importata in Europa negli anni
trenta del '900 per la sua resistenza alla grafiosi, malattia causata dal fungo
Ceratocystis ulmi
, che ha decimato le popolazioni di olmi nostrani. Resiste
anche a condizioni di aridità estiva e di gelo invernale molto spinti e si
adatta a qualsiasi terreno. Come pianta ornamentale viene utilizzata per
creare alberature stradali e frangivento. È segnalata come avventizia in
Italia settentrionale (salvo che in Valle d'Aosta e Liguria) e Lazio. Nella
nostra regione sembra concentrarsi nella parte sudorientale. Cresce in
vegetazioni ruderali lacunose ove però raramente supera le dimensioni di
un alberello. Il nome generico era già in uso presso i Romani, quello
specifico in latino significa 'piccolo', 'nano', e allude alle dimensioni delle
foglie, le più piccole rispetto gli altri olmi. Forma biologica: fanerofita
cespitosa/fanerofita scaposa.
79
Foglie sempreverdi, coriacee
80
79
Foglie decidue, non coriacee
82
80
Foglie con forte odore di alloro se sfregate tra le dita
Laurus nobilis L.
L'alloro è un albero mediterraneo-atlantico, di antica introduzione in Italia
settentrionale, ove anche grazie ai merli che ne diffondono i semi è diffuso
anche allo stato subspontaneo. È presente in tutta Italia (in Valle d'Aosta,
Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia come avventizia).
Anche nella nostra regione è di antica introduzione, coltivata e diffusa allo
stato subspontaneo; in Carso è piuttosto comune. Cresce in stazioni
1...,19,20,21,22,23,24,25,26,27,28 30,31,32,33,34,35,36,37,38