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Fiori bianchi. Stili concresciuti in una colonna
Rosa arvensis Huds.
La rosa cavallina è una specie subatlantico-sudeuropea presente in tutte le
regioni dell'Italia continentale (la presenza in Sicilia è dubbia). La
distribuzione regionale è estesa, con poche lacune, a tutto il territorio, dalla
costa ai fondovalle del settore alpino; in Carso è piuttosto rara. Cresce in
orli e radure di boschi freschi e ombrosi di querce e carpino bianco, su suoli
limoso-argillosi freschi e con humus dolce, ricchi in composti azotati, da
neutri a subacidi, dal livello del mare sino alla fascia montana inferiore.
Come in quasi tutte le rose selvatiche, i frutti sono commestibili e ricchi di
vitamina C, anche se contengono peli irritanti che ne giustificano certi
nomi volgari. Il nome specifico in latino significa 'dei campi'. Forma
biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Fiori rosa. Stili formanti una specie di cuscinetto più largo che lungo
Rosa canina L.
La rosa canina è un arbusto incluso in un gruppo polimorfo di difficile
identificazione, diffuso in Eurasia ed Africa settentrionale e presente in
tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale della specie intesa in
senso ampio copre l'intero territorio. Cresce in arbusteti, boscaglie aperte,
pascoli e campi abbandonati, dal livello del mare alla fascia montana. I
falsi frutti, molto ricchi di vitamina C, sono usati per la preparazione di
marmellate, anche se contengono peli irritanti che ne giustificano certi
nomi volgari. Il nome generico deriva dal latino 'rosa', dal greco 'rodon',
con identico significato; il nome specifico forse allude all'antico uso della
radice come rimedio contro la rabbia. Forma biologica: nanofanerofita.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Foglie composte (divise in foglioline ben separate tra loro)
51
50
Foglie non composte
55
51
Foglie palmate
Trachycarpus fortunei (Hook.) H. Wendl.
La palma di Zhu Shan (o semplicemente palma cinese) è originaria della
Cina orientale e centrale, introdotta nel 1830 in Inghilterra e poi nel resto
d'Europa, arrivando in Italia dopo il 1850. È coltivata frequentemente come
pianta ornamentale per il portamento (oltre al fatto che le foglie sono
sempreverdi, caduche solo in vecchiaia) e per la rusticità, che la rende
adatta all'ambiente urbano, a parchi e giardini privati; la resistenza al
freddo (è in grado di sopportare temperature fino a -15 °C) ne consente la
diffusione non solo nel meridione, dove per altro incontra difficoltà con
l'aridità estiva, ma anche e soprattutto in Italia settentrionale: trova infatti il
clima ideale nella zona dei laghi lombardi, dove prospera e si dissemina
abbondantemente. Il tessuto fibroso che avvolge la base delle foglie e
ricopre il fusto è particolarmente tenace e resistente e viene adoperato in
Cina per lavori di intreccio, come stuoie e funi. È invasiva in molte zone,
alterando la struttura e la fisionomia delle comunità naturali legnose e
minacciandone la biodiversità. Il nome generico deriva dal greco 'trachýs'
(duro) e 'karpós' (frutto) per il frutto durissimo (quasi tutto seme legnoso),
privo di pericarpo carnoso. La specie è dedicata a Robert Fortune (1812-
1880), raccoglitore in Cina di piante per la Royal Horticultural Society.
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
51
Foglie pennate
52
52
Foglioline (almeno alcune) più lunghe di 5 cm, fortemente
odorose se sfregate tra le dita. Fiori a simmetria raggiata.
Frutto diverso da un legume
53
52
Foglioline più brevi di 5 cm, non fortemente odorose. Fiori
a simmetria bilaterale
.
Frutto un legume
54
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Foglie con più di 13 foglioline, di odore sgradevole se sfregate tra le dita. Frutto alato
Ailanthus altissima (Mill.) Swingle
L'ailanto è un albero capace di nascere nei muri e fu introdotto dalla Cina
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