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che il legno di alcune specie europee, molto compatto ed elastico, era usato
per la fabbricazione di lance; il nome specifico allude alla somiglianza
delle foglie con quelle del platano; il nome comune 'acero riccio' deriva
dalla foglia palmata, che ha apici appuntiti, allungati e margini dentati.
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Margine della foglia dentato o dentellato
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Margine della foglia intero
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Foglie fortemente pelose di sotto
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Foglie glabre o quasi di sotto
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Foglie chiaramente picciolate. Fiori e frutti disposti in corimbi più larghi che lunghi.
Frutto carnoso
Viburnum lantana L.
Il viburno lantana è una specie dell'Europa centro-meridionale, Africa
nord-occidentale e Asia occidentale. presente in tutte le regioni dell'Italia
continentale salvo che in Puglia, Basilicata e Calabria. La distribuzione
regionale copre quasi tutto il territorio, dalla foce del Tagliamento sino ai
fondovalle del settore alpino; in Carso è piuttosto comune, soprattutto nella
parte nordoccidentale, ma con lacune. Cresce in boschi aperti, arbusteti e
siepi, su suoli limoso-argillosi da freschi a subaridi, ricchi in basi e
composti azotati, con optimum nella fascia submediterranea. Viene anche
coltivata a scopo ornamentale e per formare siepi miste; può vivere 30-50
anni. Quasi tutte le parti della pianta sono tossiche, inclusi i frutti. Il nome
del genere è molto antico e di etimologia incerta: potrebbe derivare dal
latino 'viere' (legare, intrecciare), con allusione alla flessibilità dei rami di
alcune specie, utilizzati un tempo per costruire ceste, oppure da 'vovorna'
(dei luoghi selvatici); il nome specifico allude alla somiglianza delle foglie
con quelle di un arbusto tropicale con lo stesso nome. Forma biologica:
fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie senza picciolo ben distinto. Fiori e frutti disposti in racemi più lunghi che larghi.
Frutto secco
Buddleja davidii Franch.
Specie di origine orientale, da noi introdotta per scopi ornamentali e spesso
transfuga in ambienti seminaturali, presente come avventizia in Italia con
ampie lacune, dal livello del mare agli 800 m circa. Nella nostra regione è
piuttosto diffusa ed in via di espansione, ma ancora con ampie lacune.
Cresce nei greti dei fiumi, ma anche presso ruderi e macerie purché
ombreggiate. È chiamata 'pianta delle farfalle' in quanto queste sono
particolarmente attratte dai fiori. Il genere è dedicato al botanico inglese
Adam Buddle (1662-1715); la specie è dedicata al missionario e naturalista
francese Jean Pierre Armand David (1826-1900), scopritore di molte piante
orientali. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura:
giugno-settembre.
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Pianta senza spine. Frutto secco. Legno senza odore sgradevole
Euonymus europaeus L.
La fusaggine è una specie eurasiatica presente in tutte le regioni d'Italia. La
distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio. Entra nello
strato arbustivo dei boschi termofili rarefacendosi a partire dalle faggete;
l'optimum è nei mantelli e nelle siepi, su suoli argillosi piuttosto freschi,
ricchi in basi e composti azotati, al di sotto della fascia montana superiore.
I semi sono tossici (evonina) ed erano usati come drastico purgante. Nel
medioevo dal legno si ottenevano fusi per filare la lana, da cui il nome
italiano; i frutti e la corteccia erano utilizzati per le proprietà emetiche,
purganti ed insetticide: la polvere dei frutti seccati e macinati veniva usata
per combattere i pidocchi ed il decotto di frutti e corteccia veniva usato
contro la rogna. Il nome generico deriva dal greco 'eu' (buono) e 'onoma'
(nome), cioè 'pianta con buona fama', in senso ironico a causa della
velenosità dei frutti. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di
fioritura: aprile-giugno.
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