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carpino nero e roverella, nei loro mantelli e nelle siepi. In passato i semi
macinati fornivano un olio combustibile per le lampade, mentre dalla
corteccia si estraeva una tintura brunastra per tingere tessuti di lana, lino,
cotone e seta. Il nome generico deriva dalla radice indoeuropea 'kar' (duro),
da cui anche il latino 'cornus' (corno), ed allude alla durezza del legno; il
nome specifico allude al colore rosso dei giovani rami e delle foglie in
autunno. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: (aprile)
maggio-giugno.
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Foglie composte (divise in foglioline ben separate tra loro)
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Foglie non composte
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Pianta spinosa. Margine delle foglie dentato
Rosa canina L.
La rosa canina è un arbusto formante un gruppo polimorfo di difficile
identificazione, diffusa in Europa, Asia occidentale e centro-meridionale ed
Africa settentrionale; è presente in tutta Italia dal livello del mare alla
fascia montana. Cresce in arbusteti, boscaglie aperte, pascoli e campi
abbandonati. I falsi frutti, molto ricchi di vitamina C, sono usati per la
preparazione di marmellate, anche se contengono peli irritanti che ne
giustificano certi nomi volgari. Il nome generico deriva dal latino 'rosa', dal
greco 'rodon', con identico significato; il nome specifico forse allude
all'antico uso della radice come rimedio contro la rabbia. Forma biologica:
nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
7
Pianta non spinosa. Margine delle foglie intero
Amorpha fruticosa L.
Arbusto introdotto dal Nordamerica, oggi diffuso lungo fiumi e torrenti
dell'Europa meridionale, è presente come specie avventizia in quasi tutta
Italia (salvo che in Sicilia) dal livello del mare ai 600 m circa. Cresce nei
greti ed alvei fluviali; è tanto invasivo da colonizzare anche scarpate
autostradali e percorsi di dotti industriali. Essendo caratterizzato da un'alta
capacità adattativa ed elevata competitività, mette a repentaglio molte
essenze autoctone. Il nome generico in greco significa 'deforme' ed allude
alla corolla con un solo petalo. I fiori abbondanti di colore violetto le
conferiscono il nome comune di 'indaco bastardo'. Forma biologica:
fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
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Foglie lobate
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Foglie non lobate
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9
Pianta con rami spinosi. Fiori con petali. Frutto carnoso
Crataegus monogyna Jacq.
Il biancospino è un arbusto eurasiatico-sudeuropeo presente in tutta Italia
dal livello del mare alla fascia montana inferiore, con optimum nella fascia
submediterranea. È uno dei principali costituenti di boscaglie, macchie e
siepi, ed appare in tutti gli stadi dinamici della vegetazione legnosa, su
suoli da carbonatici a debolmente acidi; colonizza persino le pietraie, sia
pur con esemplari rattrappiti e deformi. È una pianta ornamentale usata per
siepi e giardini, apprezzata per la fioritura prolungata e profumata e anche
per il colore vivace dei frutti che perdurano a lungo. Le foglie e i frutti
hanno proprietà officinali. Il nome generico deriva dal greco 'kratos'
(forza), antico nome comune della pianta, quello specifico deriva dal greco
'mónos' (unico) e 'gyné' (femmina), per l'ovario monocarpellare. Forma
biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Piante non spinose. Fiori senza petali. Frutto secco
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Foglie penninervie, verdi su entrambe le facce. Frutto a ghianda
Quercus pubescens Willd. subsp. pubescens
La roverella è un albero sudeuropeo presente in tutta Italia con optimum
nella fascia submediterranea. Cresce nei boschi termofili di latifoglie
decidue, sia su calcare che su arenarie ricche in basi, su suoli argillosi