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dei denti fogliari di
A. platanoides
, oppure in riferimento al fatto che il legno di alcune specie europee, molto compatto
ed elastico, era usato per la fabbricazione di lance; il nome specifico allude alla linfa zuccherina. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Actinidia deliciosa
(A.Chev.) C.F.Liang & A.R.Ferguson
Il kiwi è una liana originaria della Cina meridionale, ove cresce spontaneamente
ad altitudini tra 600 e 2.000 m. Nel 1847, esemplari di questa pianta furono
raccolti da un agente della Royal Horticultural Society di Londra e portati per la
prima volta in Europa. La coltivazione si diffuse nel XX secolo: nel 1906 i semi
furono introdotti in Nuova Zelanda da Isabel Fraser, preside del College
Femminile Wanganui, che era stata in visita a scuole missionarie in Cina. I
primi frutti furono ottenuti nel 1910 da un vivaista del College, Alexander
Allison. La cultivar oggi più diffusa è la 'Hayward', sviluppata da Hayward
Wright ad Avondale (Nuova Zelanda) intorno al 1924. Lo sfruttamento
commerciale dei frutti ha avuto inizio nel 1940. Nel 1959, i vivaisti Turner e
Growers chiamarono il frutto 'kiwi', l'uccello bruno e peloso simbolo della Nuova Zelanda. A partire dal 2006, l'Italia è
il principale produttore di kiwi al mondo, seguita da Nuova Zelanda, Cile, Francia, Grecia, Giappone e Stati Uniti. I
kiwi sono anche prodotti nel loro luogo di nascita, ma la Cina non è mai entrata nella lista dei primi 10 produttori a
livello mondiale. Il nome generico è di etimologia controversa: secondo la maggior parte degli autori deriva dal greco
'actis, actinos' (raggio) in riferimento agli stili raggianti, secondo altri dal greco 'áktinos' (sambuco) 'eidos' (sembianza),
per i rami midollosi come quelli del sambuco. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Amelanchier lamarckii
F.G. Schroed.
Il pero corvino di Lamarck è una microspecie apomittica di probabile origine
ibridogena originaria dell'America settentrionale. In Europa, ove a volte appare
anche come avventizia spontaneizzata, è frequentemente coltivata a scopo
ornamentale in parchi e giardini. I frutti sono commestibili, più saporiti di quelli
del pero corvino europeo. Il nome generico è quello del pero corvino europeo
(
A. ovalis
) nel dialetto francese della Savoia; la specie è dedicata al naturalista
francese Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). Forma biologica: fanerofita
cespugliosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Amelanchier ovalis
Medik.
Il pero corvino è un arbusto a distribuzione mediterraneo-montana presente, con
tre sottospecie, in tutte le regioni d'Italia, salvo forse che in Puglia. Cresce
pioniero in boschi molto aperti, caldi ed aridi, nelle pinete e nelle boscaglie, nei
prati incespugliati e sui ghiaioni, su calcare ma anche su arenarie basiche, dal
livello del mare alla fascia subalpina. Ne esistono anche alcune cultivar
utilizzate a scopo ornamentale; nel Parco Pegaso di Jesolo Lido è presente la
cultivar 'Ballerina'. I frutti sono commestibili anche se piuttosto insipidi. Il nome
generico è quello della pianta nel dialetto francese della Savoia, quello specifico
si riferisce alla forma delle foglie. Forma biologica: fanerofita cespugliosa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Arbutus unedo
L.
Il corbezzolo è un albero-arbusto sempreverde nativo dell'Europa meridionale,
delle coste mediterranee del Nord Africa e dell'Asia occidentale. In Italia cresce
spontaneo nelle regioni centro-meridionali, dove si inserisce nel contesto della
macchia mediterranea, associandosi in particolare al leccio su substrati silicei,
ma è presente anche in alcune regioni settentrionali come il Veneto, la Liguria e
l'Emilia-Romagna. Il miele di corbezzolo, piuttosto amaro, è apprezzato come
curativo per le affezioni bronchiali. I frutti, eduli, sono talora utilizzati per la
preparazione di marmellate o liquori, oppure mangiati freschi, ma il loro sapore
non è molto gradevole: il nome specifico, che origina da Plinio, deriva infatti da
'unum tantum edo' (ne mangio uno solo). Il nome del genere deriva dalla radice
celtica 'ar' (aspro) e da 'butus' (cespuglio). Forma biologica: fanerofita. Periodo di fioritura: ottobre-novembre.