57
trasformarli in galle per la deposizione delle uova. Quindi il caprifico è
unicamente donatore di quel polline che viene poi trasportato dall'insetto quando
va a visitare altri siconi. Nei siconi di altre piante (fichi 'femmina'), l'imenottero
trova unicamente fiori femminili, questa volta in maggioranza a stilo lungo, tali
cioè da impedirgli di raggiungere gli ovari per pungerli e deporvi le uova e nel
contempo tali da costringerlo a urtare gli stigmi lasciandovi attaccati i granuli di
polline involontariamente raccolti nelle visite al caprifico. A questo punto si
innesca lo sviluppo di frutti normali (acheni con seme all'interno) e la
contemporanea trasformazione del siconio in un corpo carnoso e zuccherino (i
semi verranno dispersi per via endozoica). La fioritura di inizio primavera
garantisce un'impollinazione delle piante 'femminili', mentre le successive fioriture, specialmente la seconda, possono
sviluppare sulle stesse fichi in prevalenza partenocarpici, quali si ritrovano in molte cultivar selezionate appunto per
essere autosufficienti; in questi siconi 'da tavola' gli acheni sono guscetti vuoti senza seme, ma vi si possono trovare
pure fiori a stilo breve trasformati in galle dalla Blastophaga, riconoscibili come pallini più grandi. La disseminazione
avviene soprattutto a opera di uccelli e micromammiferi. Il nome generico deriva dalla medesima radice indoeuropea
del greco 'sýkos' (fico), quello specifico allude alla Caria, regione della Turchia donde si riteneva provenire la pianta.
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo (maturazione: giugno-luglio); maggio-giugno
(maturazione: luglio-ottobre); settembre (maturazione: dicembre-aprile).
Forsythia
×
intermedia
Zab.
Il genere
Forsythia
comprende circa 11 specie, quasi tutte originarie dell'Asia
sudorientale (una specie è presente anche in Europa sudorientale). La forsizia
più diffusa a scopo ornamentale è un ibrido ottenuto in Germania nel 1885 tra
F.
suspensa
(Thunb.) Vahl. e
F. viridissima
Lindl., due arbusti originari della Cina
e Giappone; è presente in Italia dal 1915. Ha una splendida fioritura di colore
giallo che l'ha resa una delle specie arbustive più ricercate ad uso ornamentale;
ne esistono numerose cultivar. È in grado di crescere su suoli molto diversi e
resiste bene ad insetti nocivi e all'inquinamento. Il nome generico è dedicato a
W. Forsyth, botanico inglese del XVIII secolo; quello specifico fa riferimento
all'ibridazione tra le due specie, col risultato di caratteristiche intermedie; la '×'
sta ad indicare che si tratta di un ibrido. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
Fraxinus angustifolia
Vahl
Il frassino meridionale è un albero dell'Europa sudorientale, presente in tutte le
regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Liguria e
Sicilia. Cresce in boschi paludosi, su suoli pesanti, limoso-argillosi, ricchi in
composti azotati e con ristagno d'acqua, dal livello del mare ai 1000 m circa. La
specie viene anche utilizzata a scopo ornamentale in parchi e giardini, con
diverse cultivar; nel Parco Pegaso di Jesolo Lido è presente la cultivar
'Raywood'. Come dall'orniello, anche da questa specie si estraeva la manna, una
sostanza zuccherina contenente mannite, dalle proprietà debolmente lassative. Il
nome generico, già utilizzato da Plinio il Vecchio, deriva dal greco 'frasso'
(difendo), forse per l'uso dell'orniello come pianta per siepi. Forma biologica:
fanerofita scaposa Periodo di fioritura: novembre-gennaio.
Fraxinus excelsior
L. subsp.
excelsior
Il frassino maggiore è un albero a distribuzione europeo-caucasica presente in
tutte le regioni d'Italia salvo che in Basilicata e Calabria (in Sardegna solo come
specie avventizia). Cresce in boschi ripariali di latifoglie decidue e in forre
umide, su suoli freschi e profondi, ricchi in humus, dal livello del mare alla
fascia montana inferiore, con optimum nella fascia submediterranea. È una
specie interessante per l'arboricoltura da legno: viene governata a fustaia con
turni di 70-80 anni, raramente a ceduo; il legno, molto pregiato, di colore bruno
chiaro con riflessi lucidi, elastico e di facile lavorazione, viene utilizzato per la
fabbricazione di remi, sci, racchette da tennis, mazze da golf, stecche da
biliardo, mobili, ecc. Talvolta la specie viene utilizzata come albero
ornamentale in parchi e giardini. Il nome generico, già utilizzato da Plinio il Vecchio, deriva dal greco 'frasso' (difendo),
forse per l'uso dell'orniello come pianta per siepi; il nome specifico significa 'maestoso' e si riferisce al grande sviluppo
della chioma. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
1...,47,48,49,50,51,52,53,54,55,56 58,59,60,61,62,63,64,65,66,67,...76