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Il nome generico, dal greco 'osmé' (profumo) ed 'anthos' (fiore), allude ai fiori
intensamente profumati; anche il nome specifico si riferisce al profumo dei fiori.
Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
Parthenocissus quinquefolia
(L.) Planch.
La vite del Canadà è una liana avventizia di origine nordamericana la cui
presenza in Italia è documentata dal 1642 e che oggi è presente in tutte le
regioni. Utilizzata a scopo ornamentale per coprire muri o pergolati e spesso
transfuga dai giardini, si è naturalizzata al punto da diventare invadente. Cresce
su macerie e muri, lungo viottoli ed in discariche. I frutti contengono acido
ossalico, moderatamente tossico per l'uomo ma non per gli uccelli. Il nome
generico deriva dal greco 'parthenos' (vergine) e 'kissos' (edera), significa quindi
'edera vergine'; il nome specifico si riferisce alle foglie composte suddivise in
cinque foglioline. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura:
giugno.
Phillyrea angustifolia
L.
La fillirea a foglie strette è un arbusto a distribuzione mediterranea presente allo
stato spontaneo in tutte le regioni italiane site a sud del Po (salvo che nelle
Marche, in Umbria e nel Molise), e lungo le coste di Veneto e Friuli. È uno dei
più tipici componenti della macchia mediterranea, e viene a volte coltivato a
scopo ornamentale in parchi e giardini. Il nome del genere deriva dal greco
'philyra', termine usato già da Dioscoride e Teofrasto; il nome specifico si
riferisce alle foglie mediamente più strette di quelle di altre specie congeneri.
Forma biologica: fanerofita cespugliosa (fanerofita scaposa). Periodo di
fioritura: marzo-maggio.
Pinus pinea
L.
Il pino domestico è un albero originario delle regioni mediterranee dell'Europa
meridionale e delle coste dell'Asia Minore, presente in quasi tutte le regioni
d'Italia ma di dubbio indigenato. Insieme a
P. pinaster
è una specie litoranea
tipica delle zone costiere mediterranee. Viene coltivato per il suo seme
commestibile (i pinoli) e per rimboschire le pinete delle zone litoranee. Il pino
domestico è rustico e si adatta bene anche a substrati poveri, ma è sensibile
all'inquinamento che provoca arrossamento e necrotizzazione delle parti
terminali degli aghi. Il nome generico è quello usato dai Romani per indicare il
pino mediterraneo, e deriva dal latino 'pix, picis' (pece, resina, essudato della
pianta), da 'pic' (pungere) o 'pi' (stillare), oppure dal celtico 'pen' (testa) per la
forma della chioma degli alberi; il nome specifico si riferisce alla parte commestibile dei semi, i pinoli. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Pistacia lentiscus
L.
Il lentisco è una pianta mediterranea diffusa allo stato spontaneo lungo tutti i
litorali italiani salvo quelli dell'Adriatico settentrionale. È una specie eliofila,
termofila e xerofila, tipica della macchia mediterranea sempreverde. Il lentisco è
spesso impiegato nei giardini mediterranei e rocciosi poiché resiste bene alle
potature drastiche ed è adatto per la costituzione di siepi geometriche. Il legno è
apprezzato per lavori di intarsio e per piccoli lavori al tornio, grazie alla durezza
e al bel colore rosso-venato. In passato veniva usato per produrre carbone
vegetale e ancor oggi si usa localmente per alimentare i forni a legna delle
pizzerie. Le foglie, ricche di tannini, venivano usate per la concia delle pelli.