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Salix matsudana
Koitz. 'Tortuosa'
Il salice di Pechino è un albero deciduo originario della Cina nordorientale,
dove è presente con tre varietà. La sua distinzione a livello specifico con S.
babylonica è messa in dubbio da alcuni autori: l'unica differenza sostanziale
sarebbe la presenza di due nettarii nei fiori femminili invece di uno solo. Da noi
si coltiva spesso a scopo ornamentale la cultivar 'Tortuosa' caratterizzata da
foglie e rami fortemente contorti. Il nome generico, di antico uso, è di origine
incerta: forse deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua); la specie è dedicata al
botanico giapponese Sadahisa Matsudo (1857-1921), studioso della flora cinese.
Forma biologica: fanerofita scaposa/ fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura:
aprile-maggio.
Salix
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sepulcralis
Simonk.
Il salice piangente è originario delle regioni temperate della Cina; ne è
documentata la presenza in Italia a partire dal 1735. Viene impiegato in tutta
Italia come albero ornamentale da piantare soprattutto al margine dei laghetti,
dal livello del mare agli 800 m circa. La specie è stata a lungo chiamata S.
babylonica L., un nome che allude ai salici citati nella Bibbia sulle rive di
Babilonia, ma il salice piangente più diffuso in Europa è una cultivar creata da
Späth (Berlino) nel 1888 con il nome di
Salix vitellina pendula nova
; nel 1908
Dode la rinominò 'Chrysocoma'. Il nome generico, di antico uso, è di origine
incerta: forse deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua). Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Sambucus nigra
L.
Il sambuco nero è una specie a distribuzione subatlantico-sudeuropea presente
in tutte le regioni d'Italia. Originaria di boschi di forra freschi ed umidi si è poi
diffusa in ambienti disturbati ed è oggi comunissima presso gli abitati, su suoli
limoso-argillosi piuttosto freschi, ricchi in basi e in composti azotati, da neutri a
subacidi, dal livello del mare alla fascia montana superiore. È una pianta non
longeva che vive circa 50 anni, da cui si possono estrarre varie sostanze, tra cui
tannino, saccarosio, olio essenziale, coloranti, cera e resine; per questo è
utilizzata nella medicina popolare. I fiori sono usati per preparare bevande, i
frutti per sciroppi, marmellate, succhi e liquori; le foglie sono invece tossiche.
Ne esistono anche diverse cultivar a scopo ornamentale: nel Parco Pegaso di
Jesolo Lido sono presenti le cultivar 'Aurea', 'Black beauty', 'Black lace',
'Laciniata', 'Purpurea' e 'Tigranii'. Il nome generico deriva dal greco 'sambuke', uno strumento musicale costruito con
legno tenero; il nome specifico si riferisce al colore nero dei frutti. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di
fioritura: aprile-giugno.
Sambucus racemosa
L.
Il sambuco rosso è una specie delle montagne dell'Europa meridionale presente
in Italia lungo tutto l'arco alpino e sull'Appennino settentrionale. Cresce
soprattutto nelle radure di faggete e a volte di lariceti subalpini, con optimum
nella fascia montana. In passato era stata ampiamente usata come pianta
medicinale con presunte proprietà depurative, purganti, lassative e diuretiche. I
semi sono tossici. I frutti privati dei semi contengono vitamina C ed A e
vengono a volte utilizzati per la preparazione di marmellate ed acqueviti; con i
fiori si possono preparare frittelle. Ne esistono anche diverse cultivar a scopo
ornamentale; nel Parco Pegaso di Jesolo Lido è presente la cultivar 'Plumosa
Aurea'. Il nome generico deriva dal greco 'sambuke', uno strumento musicale
costruito con legno tenero; il nome specifico si riferisce al fatto che i fiori e i
frutti sono disposti in racemi e non in corimbi come nel sambuco nero. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo
di fioritura: maggio-luglio.