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Schinus molle
L.
Il falso pepe del Perù è un albero-arbusto originario delle aree subdesertiche
delle Ande, dal Perù al Cile Centrale e all'Argentina nordoccidentale, coltivato a
scopo ornamentale nelle parti più calde della regione mediterranea, compresa
l'Italia; in Sud Africa e in Australia è divenuto localmente invasivo. Nelle aree
di origine alla pianta si attribuiscono proprietà antibatteriche e insetticide; il
frutto ha la stessa grandezza del vero pepe e un sapore piccante e viene ancor
oggi commercializzato in misture con il vero pepe, anche se sembra essere
tossico per gli animali. Il nome generico deriva dal greco 'schinos', l'antico
nome del lentisco, per la somiglianza di foglie e frutti e la presenza di resine.
Forma biologica: fanerofita scaposa.
Tamarix gallica
L.
La tamerice gallica è una specie a distribuzione mediterraneo-atlantica con
areale centrato sulle coste del Mediterraneo occidentale, presente in tutte le
regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta, Piemonte, Trentino-Alto Adige,
Umbria e forse Abruzzo (avventizia nelle Marche). Cresce in greti di torrenti, su
sabbie umide subsalse, dal livello del mare agli 800 m circa. Visti i suoi habitat
costieri, è una pianta resistente alle inondazioni di acqua salmastra. Viene
coltivata sia per il consolidamento dei terreni sabbiosi sia per formare barriere
frangivento in aree costiere e grazie alla ricca e vistosa fioritura viene spesso
utilizzata a scopo ornamentale. Il legno in passato era utilizzato per la
fabbricazione di pipe. Può vivere fino a 100 anni circa. Il nome generico pare
provenire da quello del fiume pirenaico spagnolo Tàmaris (o Tambro) o dai
Tamarici, popolo dei Pirenei. Questi termini sono però assonanti anche con l'arabo 'tamár' (palma) e con l'ebraico
'tamaris' (scopa), ed in effetti un tempo i ramoscelli di questa pianta venivano impiegati come ramazza; il nome
specifico deriva dal latino e allude alla sua presenza lungo le coste della Francia (Gallia). Forma biologica: fanerofita
cespugliosa/ fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Tamarix ramosissima
Ledeb.
La tamerice a cinque stami è una specie originaria dell'Europa sudorientale,
dalla Russia meridionale alla Cina, in Italia non presente allo stato spontaneo
ma frequentemente utilizzata a scopo ornamentale o per il consolidamento delle
dune litoranee. La specie si è naturalizzata in diverse parti degli Stati Uniti,
divenendo infestante. Il nome generico pare provenire da quello del fiume
pirenaico spagnolo Tàmaris (o Tambro) o dai Tamarici, popolo dei Pirenei;
questi termini sono però assonanti anche con l'arabo 'tamár' (palma) e con
l'ebraico 'tamaris' (scopa), e in effetti un tempo i ramoscelli di queste piante
venivano impiegati come ramazza; il nome comune deriva da quello del
sinonimo,
T. pentandra
. Forma biologica: fanerofita cespugliosa/ fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Tamarix tetrandra
Pall. ex M. Bieb.
La tamerice a quattro stami è una specie dell'Europa sudorientale con areale
esteso dai Balcani alla Crimea. Nelle aree di origine cresce soprattutto in
stazioni costiere con clima temperato, anche se a volte può apparire anche
lontano dalle coste. In Italia è nota allo stato spontaneo solo per la Sardegna, ma
viene frequentemente piantata altrove a scopo ornamentale o per consolidare le
dune litoranee. Il nome generico pare provenire da quello del fiume pirenaico
spagnolo Tàmaris (o Tambro) o dai Tamarici, popolo dei Pirenei; questi termini
sono però assonanti anche con l'arabo 'tamár' (palma) e con l'ebraico 'tamaris'
(scopa), e in effetti un tempo i ramoscelli di queste piante venivano impiegati
come ramazza; il nome specifico deriva dal greco e significa 'con quattro stami'.
Forma biologica: fanerofita cespugliosa/ fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-giugno.