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forme a frutti rosa o violetti, che possono generare confusione col gelso nero).
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Myrtus communis
L. subsp.
communis
Il mirto è un arbusto sempreverde tipico della macchia mediterranea, della quale
caratterizza gli aspetti più aridi e caldi. Allo stato spontaneo è presente in Friuli
Venezia Giulia, Liguria, Italia centro-meridionale e Isole, soprattutto lungo le
coste, con netta preferenza per quelle occidentali, dal livello del mare ai 500 m
circa. In Sardegna è un comunissimo arbusto della macchia mediterranea bassa.
La pianta viene sfruttata per la produzione del liquore di mirto e di un olio
essenziale. Il nome generico deriva da 'mýrtos', quello greco della pianta, e
questo forse deriva da 'mýro' (io stillo); è legato a quello di Myrsine,
leggendaria fanciulla greca uccisa da un giovane da lei battuto nei giochi ginnici
e trasformata da Pallade in un arbusto di Mirto. Dal nome italiano di 'Mortella'
deriva il nome della mortadella, perché essa veniva aromatizzata con foglie di mirto. Forma biologica: fanerofita
cespugliosa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
Nandina domestica
Thunb.
La nandina è un arbusto sempreverde originario dell'Asia orientale,
dall'Himalaya al Giappone, ove era coltivato da secoli a scopo ornamentale. Fu
introdotta in Europa da William Kerr (?-1814), un 'cacciatore di piante' scozzese
che la spedì a Londra da Canton nel 1804. Oggi è comunemente coltivata a
scopo ornamentale in giardini pubblici e privati, nonostante il fatto che tutta la
pianta contenga acido idrocianico, e i frutti contengano alcaloidi quali la
nantenina, che li rendono tossici per l'uomo ma non per gli uccelli che ne
disperdono i semi; nel Parco Pegaso di Jesolo Lido esiste anche la cultivar nana
'Fire Power'. Il nome generico deriva dal giapponese 'nan-ten', che rimanda ad
una vaga somiglianza morfologica con il bambù; quello specifico allude alla
diffusione nei giardini asiatici al tempo in cui la specie fu descritta. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
Nerium oleander
L. subsp.
oleander
L'oleandro è una specie originaria delle regioni mediterranee e dell'Asia. In
Italia cresce spontanea nelle regioni meridionali della Penisola e in Sicilia,
Sardegna, Toscana e Liguria, presso i litorali, inoltrandosi all'interno lungo i
corsi d'acqua, su suoli sabbiosi o ghiaiosi, dal livello del mare a 300 m circa. È
una pianta molto tossica in tutte le sue parti per l'uomo e per i mammiferi in
genere: foglie, corteccia e semi cont
e
ngono oleandrina, un glicoside
cardiotossico che ogni anno provoca casi di avvelenamento anche mortale, a
danno soprattutto di escursionisti che usano i rami per i barbecue. Il nome
generico deriva dal greco antico 'naros' (fluente, corrente), in riferimento
all'habitat naturale, i greti e le rive di fiumi e torrenti; il nome specifico deriva
dal latino 'olea' (olivo), probabilmente per l'aspetto delle foglie che richiamano vagamente quelle dell'olivo. Forma
biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Osmanthus fragrans
Lour.
L'osmanto odoroso è un arbusto sempreverde originario della Cina e del Giappone. Viene frequentemente coltivato in
parchi e giardini. È molto affine al ligustro, da cui si differenzia per i fiori che nascono in fascetti all'ascella delle foglie.
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