33
piuttosto evoluti come negli aspetti più freschi delle boscaglie, dal livello
del mare alla fascia montana inferiore, con optimum nella fascia
submediterranea. Il maggior impiego era quello come combustibile, sia
come legna da ardere che di carbone; per questo veniva governato a
ceduo da cui si ottenevano anche pali per sostenere le viti. Il legname, pur
essendo poco durevole, era apprezzato per l'elasticità e la fibratura, ed
usato per la costruzione di attrezzi o pezzi di macchinari soggetti a sforzo.
Un uso particolare era la produzione di bottoni. Con la corteccia si
tingevano i tessuti stabilmente ed in varie tonalità di arancione, rosso e
rosa. In alcune regioni italiane le foglie sono impiegate per
l'alimentazione del bestiame. Il nome generico in greco significa 'ostrica',
per la forma a valva delle brattee che racchiudono i semi, quello specifico
allude alla somiglianza delle foglie con quelle del carpino bianco. Forma
biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
89
Foglie più lunghe di 20 cm. Frutto coperto da un riccio spinoso (castagna)
Castanea sativa Mill.
Il castagno è un albero di origine sudest europeo-asiatica occidentale,
forse introdotto con il noce in epoca romana; è presente in tutta Italia, dal
livello del mare ai 1200 m. Nella nostra regione è diffuso sino alla fascia
montana inferiore delle Prealpi, con isolate stazioni nell'area alpina; in
Carso non è comune. È uno dei principali costituenti dei boschi collinari,
fra i 200 e gli 800 m circa. Cresce su suoli profondi più o meno acidi,
quindi su substrati marnoso-arenacei, raramente su terra rossa. Il castagno
è molto longevo, potendo raggiungere i 500 anni di età; per alcuni
individui è stata stimata un'età di 1000 anni. In Italia, sulle pendici
dell'Etna, l'esemplare detto 'dei cento cavalli' avrebbe un'età di 4000 anni.
Il castagno ha avuto un'importanza notevolissima per molti secoli come
alimento primario per le popolazioni contadine delle regioni montane,
diventando 'l'albero del pane'. Il legname è molto apprezzato per la sua
elasticità e compattezza per paleria, falegnameria, mobili, travi, botti, ecc.
Il legno è usato per la produzione di cellulosa al solfato. Legno e
corteccia venivano usati per la concia delle pelli, dato l'elevato contenuto
in tannini. Le castagne, ricche di amido e zuccheri, venivano consumate
fresche, secche o ridotte in farina. Oggi sono molto richieste le varietà di
grandi dimensioni, dette 'marroni', usate per la preparazione di marmellate
e dei prelibati 'marrons glacés'. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio.
89
Foglie più brevi di 20 cm. Frutto carnoso
90
90
Petali rosa
91
90
Petali bianchi
92
91
Foglie verdi. Frutto vellutato (pesca)
Prunus persica (L.) Batsch
Il pesco, originario della Cina, fu introdotto in Persia (da cui il nome) e da
lì a Roma nel I secolo d.C., diffondendosi in tutto il bacino del
Mediterraneo. In Egitto il frutto era sacro ad Arpocrate, il dio del silenzio
e dell'infanzia (infatti tutt'oggi si paragonano le guance dei bambini alle
pesche). In Europa è usato sia come pianta da frutto che come pianta
ornamentale. È ampiamente coltivato in tutta Italia, e spesso
rinselvatichito in arbusteti e cedui di latifoglie, dal livello del mare ai 600
m circa. Anche nella nostra regione è coltivato e spesso rinselvatichito
nelle parti più calde del territorio (Carso e pianura friulana); in Carso
appare sporadicamente lungo strade, nelle siepi, in boschetti disturbati,
nelle discariche e presso gli abitati, su suoli argillosi piuttosto asciutti e
abbastanza ricchi in composti azotati. Il nome generico, già in uso presso
i Romani, è di etimologia incerta; quello specifico allude al territorio da
cui la pianta fu introdotta in Europa. Forma biologica: fanerofita
cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
1...,23,24,25,26,27,28,29,30,31,32 34,35,36,37,38,39,40,41,42,43,...148