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siepi, pascoli e campi abbandonati, dal livello del mare alla fascia montana. I falsi frutti, molto ricchi di
vitamina C, sono usati per la preparazione di marmellate, anche se contengono peli irritanti che ne
giustificano certi nomi volgari. Il nome generico deriva dal latino 'rosa', dal greco 'rodon', con identico
significato; il nome specifico forse si riferisce all'antico uso della radice come rimedio contro la rabbia.
Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
Salix
×
sepulcralis
Simonk.
- Il salice piangente è originario delle regioni temperate della Cina; ne è
documentata la presenza in Italia a partire dal 1735. Viene impiegato in tutta Italia come albero ornamentale
da piantare soprattutto al margine dei laghetti, dal livello del mare agli 800 m circa. La specie è stata a lungo
chiamata
S. babylonica
L., un nome che allude ai salici citati nella Bibbia sulle rive di Babilonia, ma il salice
piangente più diffuso in Europa è una cultivar creata da Späth (Berlino) nel 1888 con il nome di
Salix
vitellina pendula nova
; nel 1908 Dode la rinominò 'Chrysocoma'. Il nome generico, di antico uso, è di
origine incerta: forse deriva dal celtico 'sal lis' (presso l'acqua); ; la '×' sta ad indicare che si tratta di un
ibrido. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Sequoia sempervirens
(D. Don) Endl.
- La sequoia sempreverde è un albero originario della parte
occidentale del Nord America, ove cresce spontaneo lungo una stretta fascia costiera tra la California e
l'Oregon. È uno degli alberi più alti del mondo, potendo superare i 100 metri di altezza ed è anche uno tra i
più longevi: può vivere oltre 2000 anni. La sequoia stata introdotta in Europa nella prima metà del XIX
secolo per scopi ornamentali, ma in questo breve lasso di tempo le prime sequoie introdotte in Europa, con
non più di 100/150 anni di vita, hanno raggiunto al massimo altezze di 40/50 metri. La pianta predilige un
clima oceanico-temperato ricco di umidità e non tollera climi continentali né temperature troppo rigide;
nell'area di origine è diffusa fino a circa 1000 m, in particolare su suoli di origine alluvionale ove forma
foreste pure o miste con altre specie di conifere come
Pseudotsuga menziesii
e
Picea sitchensis
. Le sequoie
crescono bene su terreni profondi, umidi ma ben drenati, in posizioni riparate; sono state piantate sia per
ornamento che per fini forestali in diverse parti del mondo, Italia compresa, e sono inselvatichite in Nuova
Zelanda. Il legno è tenero ma resistente. Il nome generico è stato coniato in onore di Sequoyah (1767-1843),
l'inventore del sillabario degli indiani Cherokee. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Spartium junceum
L.
- La ginestra odorosa è una specie a distribuzione mediterranea, spontanea in tutte le
regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta ed in Trentino-Alto Adige ove è stata introdotta per scopi
ornamentali e talvolta inselvatichita; ha l'optimum nella fascia mediterranea, ma appare anche in stazioni
calde della fascia submediterranea. Forma spesso arbusteti monodominanti su suoli limoso-argillosi ricchi in
scheletro, aridi d'estate, da subacidi a neutri, al di sotto della fascia montana. I rami sottili venivano utilizzati
per la costruzione delle 'friscelle', cioè le forme per la ricotta ed il formaggio, oppure erano utilizzati per
assicurare a tutori la vite e le piante di pomodoro. Dai fusti si ricava una fibra tessile per la produzione di
corde, ma anche di grezzi tessuti. La specie è spesso coltivata nei giardini come pianta ornamentale,
soprattutto per le vistose e profumate fioriture ed è anche utilizzata per consolidare scarpate e terreni franosi.
Tutte le parti della pianta contengono un alcaloide velenoso (citisina). Il nome generico deriva dal greco
'spartion' (cordicella), per l'uso frequente dei rami come corde e legacci; anche il nome specifico si riferisce
ai rami flessibili come quelli dei giunchi. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura:
maggio-luglio.
Stranvaesia davidiana
Decne.
- La fotinia di David è una specie di origine cinese che veniva frequentemente
inclusa nel genere
Photinia
; recenti indagini molecolari hanno invece mostrato come i due generi siano
distinti. La specie è coltivata anche in Europa meridionale e occidentale come pianta ornamentale, in diverse
cultivar. Il genere è dedicato al botanico e orticoltore inglese William Thomas Homer Fox Strangways
(1795-1865); la specie è dedicata al missionario e naturalista francese Jean Pierre Armand David (1826-
1900), scopritore di molte piante orientali. Forma biologica: fanerofita scaposa/ fanerofita cespugliosa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Styphnolobium japonicum
(L.) Schott
- La sofora del Giappone è un albero deciduo originario della Cina e
del Giappone. Fu introdotto in Europa nel XVIII secolo come pianta ornamentale per il pregevole fogliame,
la bellezza della fioritura e l'eleganza del portamento ed è oggi frequentemente coltivato in parchi, giardini e
alberature stradali nell'Europa meridionale. Predilige terreni soffici e ben drenati, ricchi di sostanza organica,
e sopporta agevolmente brevi periodi di siccità. È resistente all'inquinamento atmosferico nelle aree urbane. I
fiori contengono un principio attivo chiamato 'rutina', usato nella terapia della fragilità capillare. Nelle aree
di origine, dai baccelli si estraggono pigmenti per colorare di giallo i tessuti. Il nome del genere,
recentemente segregato da
Sophora
, deriva dal greco 'styphnos' (denso, compatto) e 'lobos' (guscio, frutto