Scarabelli - page 47

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Il nome generico, già in uso presso gli antichi, sembra ricollegarsi alla radice indoeuropea che il latino
condivide con le parole celtiche 'kaer' e 'quer' (bell'albero), cioè 'l'albero per eccellenza', ma anche con
analoghi termini greci riferiti alla rudezza del legno delle piante di questo genere; il nome specifico, che
forse deriva da una radice celtica che significa 'punta', è quello dato dai Romani all'agrifoglio, per la
frequente presenza anche nel leccio di foglie subspinose. Forma biologica: fanerofita scaposa (fanerofita
cespugliosa). Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Quercus petraea
(Matt.) Liebl. subsp.
petraea
- La rovere è un albero europeo presente in tutte le regioni
d'Italia salvo che in Sardegna. Cresce in boschi maturi di latifoglie decidue, dove spesso è dominante, su
suoli argillosi piuttosto profondi, da moderatamente aridi a freschi, spesso decalcificati, rifuggendo da
ristagni d'acqua, con optimum nella fascia submediterranea. Il legno, molto pregiato e simile a quello della
farnia, ma più denso, è utilizzato, nella fabbricazione di mobili, nell'edilizia, per travature, parquet, nei
cantieri navali e nella costruzione di doghe per botti adatte per l'invecchiamento dei vini; ottimo
combustibile, è anche utilizzato per la produzione di carbone da legna. Il nome generico, già in uso presso gli
antichi, sembra ricollegarsi alla radice indoeuropea che il latino condivide con le parole celtiche 'kaer' e 'quer'
(bell'albero), cioè 'l'albero per eccellenza', ma anche con analoghi termini greci riferiti alla rudezza del legno
delle piante di questo genere. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Quercus pubescens
Willd. subsp.
pubescens
- La roverella è un albero deciduo dell'Europa meridionale
presente in tutte le regioni d'Italia. Cresce in boschi termofili aperti di latifoglie decidue, sia su calcare che su
arenarie ricche in basi, su suoli argillosi neutro-basici, subaridi d'estate, con optimum nella fascia
submediterranea. Il legno, molto durevole, trova impiego nella costruzione di traversine ferroviarie e in
passato veniva usato per travature, costruzioni navali, etc.; l'infuso della corteccia e dei giovani rami era
utilizzato nella medicina tradizionale come astringente e febbrifugo. Le ghiande hanno avuto molti impieghi,
dall'alimentazione dei suini all'uso come surrogato del caffè. Il nome generico, già in uso presso gli antichi,
sembra ricollegarsi alla radice indoeuropea che il latino condivide con le parole celtiche 'kaer' e 'quer'
(bell'albero), cioè 'l'albero per eccellenza', ma anche con analoghi termini greci riferiti alla rudezza del legno
delle piante di questo genere; quello specifico si riferisce alla caratteristica pelosità delle foglie. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Quercus robur
L. subsp.
robur
- La farnia è un albero dell'Europa centro-meridionale presente in tutte le
regioni dell'Italia continentale. Cresce in boschi planiziali, su terreni profondi e molto freschi, con optimum
nella fascia submediterranea. Viene coltivata per rimboschimenti e per il legname pregiato utilizzato per
travi, costruzioni navali, mobili, scale, parquet, etc. Con il termine 'rovere di Slavonia', il legno di farnia è
utilizzato per costruire le doghe delle botti destinate all'invecchiamento di vini pregiati e del cognac. Un
tempo le ghiande erano largamente usate per l'alimentazione dei maiali. È una pianta a crescita lenta ma
molto longeva: si conoscono esemplari di circa 1000 anni. Il nome generico, già in uso presso gli antichi,
sembra ricollegarsi alla radice indoeuropea che il latino condivide con le parole celtiche 'kaer' e 'quer'
(bell'albero), cioè 'l'albero per eccellenza', ma anche con analoghi termini greci riferiti alla rudezza del legno
delle piante di questo genere; quello specifico è un termine latino che significa 'duro', 'resistente', 'robusto'.
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Robinia pseudoacacia
L.
- La robinia è un albero deciduo di origine nordamericana, introdotto a Parigi dal
Canada nel 1601 e poi diffusosi ampiamente in Europa con tendenza submediterraneo-continentale. In Italia
è comunissima in tutte le regioni. Cresce sempre in ambienti disturbati, sulle scarpate, lungo i margini delle
strade, in boschetti presso gli abitati e lungo le linee ferroviarie, spesso con il sambuco nero e varie specie
nitrofile ruderali, su suoli da freschi a subaridi, dal livello del mare alla fascia montana, rarefacendosi
progressivamente verso l'alto. È una pianta rustica e a rapido accrescimento, che tende a soppiantare la
vegetazione locale divenendo spesso invasiva. Viene anche usata a scopo ornamentale per il fogliame e la
vistosa fioritura; il legno, resistente alle intemperie, è utilizzato per palerie e come combustibile; i semi, la
scorza e le radici contengono sostanze tossiche. La robinia è anche un'ottima pianta mellifera il cui miele
(miele d'acacia) si mantiene fluido senza cristallizzare. I fiori sono utilizzati in erboristeria e in alcune regioni
italiane vengono mangiati fritti. Il genere è dedicato a Jean Robin (1550-1629), erborista di re Enrico IV di
Francia, nel cui giardino introdusse il primo esemplare d'Europa (ancora visibile al Jardin des Plantes di
Parigi); il nome specifico significa 'falsa acacia', nome che a sua volta deriva dal greco 'akis' (spina). Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Rosa canina
L.
- La rosa canina appartiene a un gruppo polimorfo di difficile identificazione, diffuso in
Eurasia e Africa settentrionale e presente in tutte le regioni d'Italia. Cresce in arbusteti, boscaglie aperte,
1...,37,38,39,40,41,42,43,44,45,46 48,49,50,51,52,53,54,55,56
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