Scarabelli - page 45

41
stato ampiamente utilizzato nel giardino alla francese e per ornare piazze e viali, dal livello del mare agli 800
m circa. Si tratta infatti di un albero longevo, frugale, adatto a vari tipi di terreno, resistente all'inquinamento
e alle potature. A partire dagli anni '70 del '900, una grave malattia fungina, il cancro colorato del platano, ha
compromesso il patrimonio platanicolo delle città italiane e la specie è ora meno utilizzata per scopi
ornamentali. Il legno, con grana fine e colore dal rossiccio al bruno, viene impiegato per lavori al tornio e
impiallacciati. Il nome generico deriva dal greco 'platys' (largo), in riferimento alla forma ampia delle foglie
e della chioma; il nome specifico allude alla Spagna, dove questo ibrido è stato osservato per la prima volta
nel XVII secolo, in un luogo dove sia il platano europeo che quello americano erano stati piantati. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno. Syn.:
Platanus hybrida
Brot.
Poncirus trifoliata
(L.) Raf.
- L'arancio trifogliato è un arbusto originario della Corea del Nord e della Cina
settentrionale, l'unico agrume a foglie decidue ed uno dei pochi coltivabili nella zona temperata. È il migliore
portainnesto per ibridi di tutti gli agrumi, che garantisce resistenza al nematode degli agrumi e alla gommosi
del colletto. Il frutto, molto amaro ma dotato di un gradevole profumo, nell'area di origine è usato per la
produzione di marmellate e liquori; deidratato e triturato è utilizzato come spezia. Da noi viene spesso
impiegato come pianta ornamentale, soprattutto per siepi assolutamente impenetrabili; ultimamente è stato
anche tentato il suo utilizzo tra i guard-rail autostradali. Il nome generico deriva probabilmente dal francese
'pomme de Syrie' (pomo della Siria), quello specifico allude alle foglie caratteristicamente divise in tre
segmenti. Forma biologica: fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Populus alba
L.
- Il pioppo bianco è un albero deciduo a vasta distribuzione paleotemperata, presente in tutte
le regioni d'Italia. Forma boschetti, a volte lungo corsi d'acqua e in aree palustri, su suoli limoso-argillosi
profondi e ricchi in basi, a volte periodicamente sommersi, al di sotto della fascia montana inferiore. La
specie, soprattutto in aree costiere, è spesso usata anche per le alberature stradali. Il legno fornisce un'ottima
pasta da carta ed è impiegato anche nella fabbricazione di fiammiferi, compensati e truciolati. Il nome
generico, di etimologia incerta, era già in uso presso gli antichi Romani; il nome specifico in latino significa
'bianco' e si riferisce al colore chiaro della faccia inferiore delle foglie e della corteccia. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
Populus nigra
L. var.
italica
Moench
- Il pioppo nero è un albero deciduo a vasta distribuzione eurasiatico-
sudeuropea presente in tutte le regioni d'Italia; viene spesso confuso con ibridi introdotti chiamati
Populus x
canadensis
. Cresce in stazioni umide ma spesso anche in luoghi disturbati, su suoli da ghiaioso-sabbiosi a
limoso-argillosi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Dal legno si ottiene un'ottima pasta da
carta; è impiegato inoltre nella fabbricazione di fiammiferi, compensati e truciolati. Il portamento maestoso
lo rende adatto come pianta ornamentale. La var.
italica
, il pioppo cipressino, è distinguibile per il
portamento slanciato e colonnare simile al cipresso. Il nome generico, di etimologia incerta, era già in uso
presso gli antichi Romani, quello specifico allude alla corteccia più scura di quella di altre specie congeneri.
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
Prunus cerasifera
Ehrh. 'Pissardii'
- Il mirabolano rosso è una cultivar ornamentale del mirabolano, molto
utilizzata in parchi, giardini e viali per le foglie di colore rosso-purpureo e per la ricca e appariscente fioritura
primaverile di colore rosa. Dal 1886 ne è documentata la presenza in Italia, ove viene ampiamente utilizzata
a scopo ornamentale. Il nome generico, già in uso presso i Romani, è di etimologia incerta (deriva comunque
dal greco 'prunon', che significa 'prugna'); quello specifico allude alla somiglianza dei frutti con quelli del
ciliegio ('cerasus', nome dato dai Romani all'amarena e che deriva da Cerasunte, località presso il Mar Nero);
la cultivar è dedicata a Monsieur Pissard, curatore dei giardini imperiali dello Scià di Persia, che la scoprì e
la introdusse in Europa nella seconda metà del XIX secolo. Forma biologica: fanerofita cespugliosa/
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
Prunus laurocerasus
L.
- Il lauroceraso è un arbusto-alberello sempreverde originario dell'Asia Minore e
dell'Europa sud-orientale, diffuso a scopo ornamentale nel resto dell'Europa nel XVI secolo. In Italia, ove la
sua presenza è documentata dal 1558, è ampiamente impiegato a scopo paesaggistico-ornamentale
soprattutto per siepi sempreverdi, grazie alla robustezza e all'adattabilità a potature frequenti. Tende
raramente a spontaneizzarsi senza però diventare invasivo; è segnalato come specie avventizia nelle regioni
dell'Italia centro-settentrionale (salvo che in Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia) e in Abruzzo (non
ritrovato in tempi recenti in Campania), dal livello del mare a 300 m circa. Tutte le parti della pianta
contengono elevate quantità di glicosidi cianogenetici ad azione tossica. Il nome generico, già in uso presso i
Romani, è di etimologia incerta (deriva comunque dal greco 'prunon', che significa 'prugna'); quello specifico
1...,35,36,37,38,39,40,41,42,43,44 46,47,48,49,50,51,52,53,54,55,...56
Powered by FlippingBook