Michelangelo Minio

Michelangelo Minio

Michelangelo Minio - foto priva di didascalia, risalente forse agli anni '50 del Novecento
Marcello A., 1960-61. Commemorazione del membro effettivo Prof. Michelangelo Minio. Atti Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Parte generale e atti ufficiali, tomo 119: 25-42
Licenza CC BY-NC-SA 4.0 come riportato in: https://catalogue.beic.it/permalink/39BEIC_INST/pa7kna/alma9927687004741

L’algario con le relative tavole fotografiche fu formalmente donato al Museo di Storia Naturale di Venezia nel 1936 da Aristocle Vatova, come testimoniato da una lettera indirizzata all’allora direttore del Museo, Michelangelo Minio. La collezione fu poi inviata a Venezia nel 1937 da Massimo Sella, direttore dell’Istituto di Biologia Marina per l’Adriatico di Rovigno, che così scrisse: “Le alghe solo in parte sono ordinate, le rimanenti sono alla rinfusa. Io glie le spedisco come sono.”
Minio si dedicò quindi alla sistemazione dei “pacchi d’alghe”. Dalle annotazioni a matita presenti su alcuni fogli, si evince come egli visionò attentamente i campioni, cercandone la corrispondenza con la trattazione sistematica delle alghe nella Monografia “La Laguna di Venezia” (1938): aggiunse rimandi alle tavole fotografiche o alle pagine della pubblicazione, integrò informazioni mancanti (località, date, nomi scientifici), trascrisse i numeri di foglio sulle buste dei corrispondenti preparati microscopici. Riordinò infine la collezione e, per agevolarne la consultazione, realizzò uno schedario che purtroppo non è stato possibile rintracciare.
Il suo contributo riguardò anche l’elaborazione e la stampa del primo dei due fascicoli della Monografia dedicati alla flora lagunare. Fu infatti autore del capitolo dedicato ai naturalisti che studiarono la Laguna e della sezione dedicata a Briofite e Licheni; coadiuvò inoltre Augusto Béguinot nel processo di redazione, curando l’impaginazione oltre che le relazioni con la tipografia.

Grafia di Michelangelo Minio
Biglietto autografo di Michelangelo Minio