Storia e descrizione

Il Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue conserva la più importante collezione di alghe raccolte in laguna di Venezia nella prima metà del ‘900, l’algario Vatova-Schiffner.
I tomi della collezione La raccolta è il prodotto di una campagna di ricerca sul popolamento algale lagunare svolta da Aristocle Vatova, biologo marino che lavorò a lungo presso l’Istituto di Biologia del Mare di Venezia. Lo studio gli fu affidato dalla Commissione Internazionale per l’esplorazione scientifica del Mediterraneo nell’ambito di un più ampio progetto di elaborazione dell’opera monografica “La Laguna di Venezia”; una volta portato a compimento il capitolo dedicato alle alghe (vol. III, parte V, tomo IX, fasc. I; 1938), sul finire degli anni ’30 lo stesso Vatova donò la collezione al Museo.
Le alghe furono prelevate nel triennio 1930-32 in settanta stazioni lagunari, oltre che in cinque località del Delta del Po campionate per confronto. Vatova effettuò le raccolte coadiuvato in alcune uscite dall’illustre botanico Augusto Béguinot. La determinazione dei campioni si deve a Victor Schiffner, uno dei più eminenti studiosi di crittogame del tempo. Tuttavia in un primo momento lo studio del materiale fu affidato ad Achille Forti, algologo veronese membro di diverse istituzioni scientifiche, tra cui l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti.
Un campione della collezione La raccolta si compone di 1406 fogli sciolti e numerati raggruppati in camicie relative a generi, specie, varietà e forme, il tutto racchiuso entro sei tomi in cartone legati con fettucce.
Ogni foglio reca uno o più campioni essiccati e talvolta buste contenenti preparati microscopici su vetrino o su mica, oppure piccole porzioni di tallo. I campioni algali sono accompagnati dai cartellini manoscritti, spillati o incollati sui fogli, che riportano il nome scientifico, la località e la data di raccolta, il raccoglitore, l’autore della determinazione; talvolta vi si leggono anche informazioni riguardanti la presenza di strutture riproduttive, oppure brevi annotazioni di carattere tassonomico. Sui fogli si ritrovano informazioni corrispondenti a quelle presenti nei cartellini, ma anche i nomi di taxa verosimilmente individuati a posteriori.
Tra i campioni della collezione vi sono alcune decine di tipi, gli esemplari su cui Schiffner si basò per descrivere altrettante specie, varietà e forme nuove per la scienza; questi preziosi campioni sono accompagnati dalle diagnosi originali in tedesco o in latino.
La collezione è infine arricchita dalle 35 tavole fotografiche originali pubblicate nella Monografia: in tutto 205 immagini, realizzate dallo stesso Vatova per rappresentare una selezione di campioni significativi e alcuni preparati microscopici.