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vegetativamente. Il frutto, leggermente carnoso, è chiamato volgarmente 'oliva di mare', e presenta un pericarpo poroso
e ricco di una sostanza oleosa che ne permette i
l galleggiamento. La riproduzione vegetativa avviene tramite i lunghi
rizomi. Nel 2006 è stata scoperta nelle Baleari, grazie all'uso di marcatori genetici, una singola pianta di posidonia
lunga circa 8 km, cui è stata attribuita un'età di 100.000 anni: fo
rse uno degli organismi viventi più grandi e longevi del
mondo. Il nome generico deriva dal nome del dio greco Poseidone, dio del mare, in riferimento all'habitat; quello
specifico si riferisce all'habitat. Forma biologica: idrofita radicante. Periodo di fioritura: ottobre.
Poterium sanguisorba
L. subsp.
balearicum
(Bourg. ex Nyman) Stace
La salvastrella minore è un'entità a distribuzione centrata sull'Europa
sudorientale presente tutte le regioni d'Italia salvo forse che in Valle d'Aosta.
Sull'Isola dell'Asinara è comune e abbondante, ad esempio nei pressi di Punta
Scomunica. Cresce in prati e pascoli aridi, ma anche ai margini delle strade, in
aiuole e scarpate, su suoli limoso-argillosi ricchi in basi e a volte anche in
composti azotati, dal livello del mare alla fascia montana. La pianta odora
lievemente di cetriolo e le foglie tenere possono essere consumate crude in
insalata, oppure impiegate come aromatizzante; un tempo l'uso alimentare di
questa pianta era molto più diffuso, al punto che in alcune regioni d'Italia si
usa ancora l'antico detto 'l'insalata non è bella se non ha la pimpinella' (dove
'pimpinella' era l'antico nome volgare di questa pianta). Il nome specifico
deriva dall'antico ed ingiustificato uso di
Sanguisorba officinalis
, indotto dal colore rosso dei fiori, per curare ferite sanguinanti. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: luglio-agosto. Syn.:
Sanguisorba minor
Scop. subsp.
balearica
(Bourg. ex Nyman)
Muñoz Garm. & C. Navarro
Prasium majus
L.
Il the siciliano è un arbusto a distribuzione stenomediterraneo-macaronesica
presente in Toscana, in Lazio e in tutte le regioni dell'Italia meridionale e
insulare (di dubbia presenza in Molise). Sull'Isola dell'Asinara è diffuso; è
presente ad esempio presso le località di Cala Arena, Elighe Mannu, Rio di
Baddi Longa, Cala Dei Ponzesi, Punta Iscrivani (Bocchieri, 1988). Cresce in
garighe e macchie basse, soprattutto presso il mare, su suoli piuttosto freschi
almeno in inverno e primavera, su substrati sia silicei sia calcarei, nella fascia
mediterranea. La pianta è ricca di olii essenziali. Il nome generico è di
etimologia incerta: fu usato da Plinio per un'erba, mentre il nome greco
'prasion' fu impiegato da Teofrasto per una specie di
Marrubium
; il nome
specifico si riferisce alle grandi dimensioni della pianta. Forma biologica: camefita fruticosa/ nanofanerofi
ta. Periodo
di fioritura: aprile-giugno.
Prospero autumnalis
(L.) Speta subsp.
autumnalis
La scilla autunnale è una specie a distribuzione mediterraneo-orientale
presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta (e forse in
Piemonte). Sull'Isola dell'Asinara è diffusa. Cresce in prati aridi su suoli
calcarei spesso decalcificati e quindi subneutri, non molto profondi, ricchi in
scheletro e aridi d'estate, al di sotto della fascia montana. La pianta, soprattutto
nei bulbi, contiene sostanze tossiche. Il nome generico deriva dal greco 'prós'
(vicina) e 'peráo' (io passo) probabilmente intendendo che il genere si avvicina
a
Scilla
da cui fu segregato; il nome specifico si riferisce al periodo di fioritura.
Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: agosto-settembre. Syn.:
Scilla autumnalis
L.
Prospero obtusifolia
(Poir.) Speta subsp.
intermedia
(Guss.) Soldano &
F. Conti
La scilla a foglie ottuse è una specie a distribuzione mediterranea con
gravitazione sud-occidentale, presente in Sardegna e in Sicilia nella subsp.
intermedia
, l'unica rappresentata in Italia. Sull'Isola dell'Asinara è comune; è
presente ad esempio nei pianori meridionali compresi tra Punta Salippi e Punta
Li Giorri (Bocchieri, 1988). Cresce nelle garighe mediterranee, su pendii
assolati, aridi e sassosi, nella fascia mediterranea. La pianta, soprattutto nei
bulbi, contiene sostanze tossiche. Il nome generico deriva dal greco 'prós'
(vicina) e 'peráo' (io passo) probabilmente intendendo che il genere si avvicina
a
Scilla
da cui fu segregato; il nome specifico significa 'a foglie ottuse'. Forma
biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: settembre-ottobre.