Asinara_Book_ita - page 345

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Pteridium aquilinum
(L.) Kuhn subsp.
aquilinum
La felce aquilina è una specie a vasta distribuzione subcosmopolita presente in
tutte le regioni d'Italia. Sull'Isola dell'Asinara non è molto diffusa; è presente
ad esempio presso Punta Fregata e Elighe Mannu, verso l'impluvio che
conduce al mare (Bocchieri, 1988). Forma spesso densi popolamenti clonali in
pascoli abbandonati, ai margini e nelle radure di boschi, su suoli da subacidi ad
acidi, da subaridi in estate ad umidi in profondità, dal livello del mare alla
fascia montana superiore. Si comporta spesso da pianta invasiva di difficile
estirpazione (viene favorita dagli incendi). Le foglie contengono un enzima
(tiaminasi) in grado di distruggere la vitamina B1, che viene perduto con la
cottura, ed anche acido cianidrico: le persone e gli animali che se ne cibano,
soprattutto i cavalli, ne ricavano danni, anche gravi; un tempo il rizoma veniva usato come antielmintico, in particolare
contro la tenia, ma con avvelenamenti anche mortali nei bambini. Recenti ricerche
hanno isolato sostanze sicuramente
cancerogene: in Giappone, dove questa felce viene spesso mangiata cotta, è stata confermata una correlazione tra il suo
consumo e forme tumorali all'apparato digerente. Il nome generico è il diminutivo latino del greco 'p
teris' (felce), il
nome specifico sembra alludere alla forma del rizoma, che sezionato ricorda un profilo d'aquila. Forma biologica:
geofita rizomatosa. Periodo di sporificazione: maggio-aprile.
Puccinellia festuciformis
(Host) Parl. subsp.
lagascana
M.A. Juliá &
J.M. Monts.
Il gramignone marittimo è una specie a distribuzione mediterranea presente
lungo le coste di quasi tutta Italia salvo che in Liguria; la sottospecie nominale
manca dalle Marche al Molise e in Sicilia; la subsp.
lagascana
è presente
soltanto nell'Italia centrale, meridionale e insulare. Sull'Isola dell'Asinara non è
molto diffusa; è presente ad esempio presso le zone stagnali e peristagnali di
Fornelli e Santa Maria. Cresce in paludi salse del litorale, in stazioni
periodicamente inondate dal mare. Il nome generico è dedicato al botanico
toscano Benedetto Puccinelli (1808-1850), autore di una Flora di Lucca; quello
specifico deriva dal nome del genere
Festuca
e dal latino 'forma' (aspetto), e
significa quindi 'simile a
Festuca
'; la sottospecie è dedicata a M. Lagasca y
Segura (1776-1839), studioso della flora iberica. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: giugno-
agosto.
Pulicaria odora
(L.) Rchb.
L'incensaria odorosa è una specie a distribuzione eurimediterranea presente in
Liguria, in Emilia-Romagna e in tutte le regioni dell'Italia centrale,
meridionale e insulare. Sull'Isola dell'Asinara non è molto diffusa; è presente
ad esempio presso Elighe Mannu, Rio di Baddi Longa, Cala dei Ponzesi, Punta
Sabina e tra i cisteti e tra gli aggruppamenti a
Calicotome villosa
siti a est del
Castellaccio (Bocchieri, 1988). Cresce nelle macchie, nelle radure e in boschi
cedui molto aperti, dal livello del mare a 1000 m circa. I fiori e le parti aeree
erano usate anticamente contro le pulci e gli insetti in genere, da cui il nome
generico che deriva dal latino 'pulex' (pulce); il nome specifico si riferisce
all'intenso odore emanato dalla pianta. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: giugno-luglio.
Quercus congesta
C. Presl
La quercia congesta è un'entità variamente interpretata che appartiene al
complesso della roverella (
Q. pubescens
), presente in Sardegna, Basilicata,
Calabria e Sicilia. Sull'Isola dell'Asinara ne esistono alcuni esemplari nei
dintorni di Cala d'Oliva. Cresce in ambienti piuttosto aridi, su suoli
prevalentemente derivati da substrati silicei. Produce legname meno pregiato
rispetto alla roverella, utilizzato prevalentemente come legna da ardere; le
ghiande sono usate come alimento per i maiali ad allevamento brado. Il nome
generico, già in uso presso gli antichi, sembra ricollegarsi alla radice
indoeuropea che il latino condivide con le parole celtiche 'kaer' e 'quer'
(bell'albero), cioè 'l'albero per eccellenza', ma anche con analoghi termini greci
riferiti alla rudezza del legno delle piante di questo genere. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
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