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accesso al mare. Sull'Isola dell'Asinara è comune e abbondante; è presente ad
esempio a Fornelli, Spalmadori e Cala S. Andrea (Bocchieri, 1988). Cresce in
paludi salmastre e lagune. Il genere è dedicato a Heinrich Bernhard Ruppius
(1688-1719), botanico di Jena. Forma biologica: idrofita radicante. Fioritura:
maggio-settembre.
Ruscus aculeatus
L.
Il pungitopo è una specie mediterranea presente in tutte le regioni d'Italia.
Sull'Isola dell'Asinara è molto rara; è presente ad esempio presso Elighe
Mannu e tra gli anfratti rocciosi tra Fornelli e Punta Maestra di Fornelli
(Bocchieri, 1988). Cresce nella macchia mediterranea e negli aspetti più caldi
dei boschi decidui, su suoli limoso-argillosi profondi, neutro-basici, al di sotto
della fascia montana inferiore. Tutta la pianta è tossica da fresca. Insieme
all'agrifoglio è una delle piante tradizionali del Natale: la raccolta sconsiderata
a fini commerciali ne ha minacciato la presenza allo stato spontaneo. Nella
credenza popolare è considerata pianta augurale. I getti giovani sono
commestibili previa cottura e vengono consumati come gli asparagi. In alcune
regioni, con i rami spinosi della pianta venivano protetti i formaggi in stagionatura contro i morsi dei topi, da cui il
nome italiano 'pungitopo'. Il nome del genere deriva dal greco 'rugc
hos' (becco, rostro), per i cladodi dalla punta
aguzza che ricordano un becco d'uccello. Forma biologica: geofita rizomatosa/ camefita fruticosa. Periodo di fioritura:
febbraio-aprile, settembre-ottobre.
Ruscus hypoglossum
L.
Il ruscolo maggiore è una specie a distribuzione eurimediterranea che in natura
cresce in faggete e boschi di latifoglie decidue, a volte anche nelle leccete
umide, nell'Italia centro-settentrionale, in Campania e in Sicilia (in Sardegna
solo some avventizia), ma che viene spesso coltivata a scopo ornamentale in
parchi e giardini per realizzare bordure. Sull'Isola dell'Asinara è presente
presso Cala d'Oliva, utilizzato come bordura in qualche giardino. Il nome del
genere deriva dal greco 'rugchos' (becco, rostro), per i cladodi dalla punta
aguzza che ricordano un becco d'uccello; il nome specifico deriva dal greco
'hypò' (sotto) e 'glossa' (lingua) e si riferisce al fiore che sembra stare sotto a
una linguetta, la brattea protettiva, che è molto più grande di quella di
R.
aculeatus
. Forma biologica: geofita rizomatosa/ camefita fruticosa. Periodo di fioritura: dicembre-aprile.
Ruta chalepensis
L.
La ruta d'Aleppo è una specie a distribuzione mediterranea presente in Liguria
e in tutte le regioni dell'Italia centrale, meridionale e insulare. Sull'Isola
dell'Asinara è comune e abbondante; è presente ad esempio a Cala Arena,
Punta Li Giorri e a Nibari Brugiadi verso il Faro di Punta Scorno (Bocchieri,
1988). Cresce in ambienti rupestri, sui muri, nei prati aridi, nelle garighe e
nelle macchie aperte, di solito in siti soleggiati, anche in ambienti disturbati
presso gli abitati, nella fascia mediterranea. La pianta, un tempo considerata
quasi come una panacea, è tossica per il contenuto in furocumarine e rutarine e
per gli alcaloidi chinolonici presenti nell'olio essenziale dall'odore sgradevole;
assunta a dosi eccessive provoca gravi disturbi, con esiti anche letali. Gli olii
essenziali possono provocare reazioni fotoallergiche in persone sensibili che hanno toccato la pianta in giorni assolati.
Il nome generico deriva dal greco 'ryté' e questo da 'rýomai' (io curo, io preservo
) in riferimento alle proprietà
medicinali; il nome specifico si riferisce ad Aleppo, città della Siria. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di
fioritura: aprile-luglio.
Sagina apetala
Ard. subsp.
apetala
La sagina senza petali è una pianta annua a distribuzione prevalentemente mediterranea presente in quasi tutte le
regioni d'Italia. Cresce in ambienti disturbati e in incolti aridi, a volte nelle fessure dei last
ricati, spesso in aree
urbanizzate, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Il nome generico, che in latino significa 'cibo che
ingrassa', fu mutuato da Linneo da Lobelius, che chiamava 'Saginae Spergula' l'odierna
Spergula arvensis
, poiché
1...,344,345,346,347,348,349,350,351,352,353 355,356,357,358,359,360,361,362,363,364,...404
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